Via al campionato di Serie C, 3 club penalizzati: “Ora controlli sui costi”

Pochi giorni e venerdì 22 agosto con Livorno-Ternana parte anche il campionato di serie C, 60 squadre divise in tre gironi. Lucchese e Brescia, retrocessa dalla B, non sono riuscite ad iscriversi, mentre Trapani (8 punti), Triestina (7) e Foggia (3) saranno al via con una penalizzazione in classifica che potrebbe toccare anche Rimini e Ternana. Lo scorso anno, Taranto e Turris, furono costrette a ritirarsi a stagione in corso: non erano in grado di coprire stipendi e contributi. Di sicuro un campionato inquinato, se non falsato. C’è chi sostiene che il Taranto non andava nemmeno iscritto visti i problemi che si trascinava da tempo, ma Figc e Covisoc (prima della riforma Abodi…) la pensavano diversamente. Fatto sta che ci furono polemiche infinite. Anche stavolta pare che un club (storico) sia passato fra maglie troppo larghe: si scoprirà se è vero durante la stagione. La Lega Pro, serie C, ha un passato complicato ma la forte volontà di diventare un campionato-laboratorio, il calcio dei giovani (italiani): ottanta fallimenti dal 2011 (finito al 2014 c’era la divisione fra C1 e C 2), più di cinquecento punti di penalizzazione. Tragica la stagione 2018-19, 5 società fallite o non iscritte, 12 club penalizzati con 101 punti totali. E quante estati passate al Tar del Lazio, quante società che non riuscivano ad iscriversi. I club una volta erano 90, ora sono ridotti a 60: ma sono sempre troppi. I presidenti che si sono succeduti al vertice della Lega di C (Gabriele Gravina e Francesco Ghirelli) hanno fatto un lavoro importante e complicato, va riconosciuto. Così come lo sta facendo adesso l’attuale n.1, Matteo Marani, in piena sintonia col presidente Figc, Gabriele Gravina. Il primo passo è stato quello di stringere le maglie per la iscrizioni al campionato, in futuro (per fortuna) saranno ancora più severe di quelle attuali e con gli indici di liquidità già si saprà a marzo se un club potrà iscriversi alla stagione successiva. Marani ha introdotto anche il salary cup, per ora solo in via sperimentale. La riforma Zola inoltre incoraggia chi punta sui giovani. Piccoli passi avanti, ma non ancora sufficienti. Troppe opacità, troppi cambi al vertice anche a stagione in corso nei club. Sui fondi esteri poi la Figc non ha possibilità di controllare, succede in serie A come in serie C. Si sa chi è il presidente, si sa poco sulla proprietà. Ma la Figc e la Lega certo non si arrendono. Alcune società si sono iscritte l’ultimo giorno utile, un segnale d’allarme? Spiega Matteo Marani: “Ai club ho detto che chi non ha la forza, non deve fare il campionato. Dobbiamo educare le società a spendere quello che hanno. In futuro, ci saranno controlli più severi cui costi”. Qualcuno li avrebbe voluto già adesso: a livello federale si è scelta una linea forse sin troppo soft. Grottesco il caso del Rimini raccontato da “Repubblica”. La C contribuisce solo per il 6 per cento all’indebitamento complessivo del calcio italiano (il resto tocca ad A e B) ma ci vuole stabilità e ,se possibile, meno avventurieri che girano intorno ai club…

World Games, 57 medaglie per l’Italia (ma una tragedia)

L’Italia ha concluso al quarto posto con 57 podi il medagliere dei World Games di Chengdu in Cina: nel computo sono incluse anche le medaglie delle discipline paralimpiche. L’evento multisportivo conclusosi in Cina raggruppa sport e discipline non inserite alle Olimpiadi e Paralimpiadi estive. Trionfo nel medagliere per la Cina con 64 medaglie, seconda la Germania, terza l’Ucraina. Per l’Italia quella di Chengdu è stata anche un’edizione tragica per la morte di Mattia Debertolis. Specialista della corsa orientamento, trentino del Primiero di 29 anni, Mattia è morto per un malore che lo aveva colpito durante la gara middle dei World Games. La salma di Debertolis è rientrata ieri mattina a Milano Malpensa. A Transacqua (Trento) presso il Teatro Oratorio Pieve Sacro Cuore di Gesù è stata allestita la camera ardente. I funerali saranno celebrati domani, martedì, alle ore 10.45. La cerimonia funebre si terrà in un’area della Val Canali, Comune di Primiero San Martino di Castrozza. È stata annunciata la presenza, tra gli altri, del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e del presidente del Coni, Luciano Buonfiglio.

Federazione Bocce al voto, tre i candidati

La Fib, Federazione italiana bocce, va al voto il 13 settembre a Borgaro Torinese (Torino): Marco Giunio De Sanctis, come noto, il 26 giugno è diventato presidente del Cip, Comitato italiano paralimpico, e così dopo tre mandati ha dovuto lasciare le bocce. Sono tre i candidati che ora puntano a prenderne il posto: Roberto Favre (il favorito), Giancarlo Gosti e Corrado Tecchi. Venti i candidati invece in corsa per il consiglio federale. Restano commissariate intanto le Federazioni di tiro a segno (Uits) e pentathlon moderno (Fipm).

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