Da Carlo Verdone a Miriam Leone: oltre 1200 le firme per l’appello pro Gaza alla Biennale di Venezia

Cresce rapidamente il numero delle adesioni all’appello lanciato dal collettivo Venice4Palestine (V4P) alla vigilia della 82/a Mostra del Cinema di Venezia, che si aprirà mercoledì 27 agosto. A 24 ore dalla diffusione della lettera aperta dei protagonisti del cinema italiano e internazionale indirizzata alla Biennale, alla Mostra, alle Giornate degli Autori e alla Settimana della Critica, sono già oltre 1.200 i firmatari.

Il cinema per Gaza. Venice4Palestine: “Condanniamo il genocidio”. Biennale: “Aperti al confronto”

Tra le nuove adesioni spiccano Carlo Verdone, i Manetti Bros, Miriam Leone e Valentina Lodovini. I loro nomi si aggiungono, tra i tanti, a quelli di Marco Bellocchio, Laura Morante, Valeria Golino, Toni e Beppe Servillo, Fiorella Mannoia, Alba e Alice Rohrwacher, Claudio Santamaria, Pietro Sermonti, Gabriele Muccino, Serena Dandini, Roger Waters, Stefania Casini, Abel Ferrara, Francesca Marciano, Susanna Nicchiarelli, Giuseppe Piccioni, Olivier Rabourdin, Greta Scarano, Silvia Scola, Paola Turci e Andrea Zuliani.

L’appello è firmato da numerosi attori, registi, musicisti, scrittori, artisti e operatori del mondo del cinema uniti nella richiesta che la Mostra prenda una posizione pubblica “chiara, visibile e solidale” rispetto alla situazione in Palestina. “Non è più possibile restare in silenzio di fronte al massacro in corso a Gaza, documentato da immagini e testimonianze spesso costate la vita a centinaia di operatori dell’informazione – si legge nel testo – Il cinema ha il dovere di farsi strumento di consapevolezza, riflessione e resistenza”. V4P chiede alla Mostra di Venezia di non restare “una vetrina vuota”, ma di aprire spazi per la riflessione, l’informazione e il confronto sul conflitto e sui crimini in corso nei territori palestinesi, per fare seguito alla mobilitazione prevista per il 30 agosto, sostenuta anche dalla rete Artisti #NoBavaglio, affinché la Mostra non sia “una triste e vacua vetrina”, come si legge nella lettera di V4P, “ma colga invece l’occasione di tornare a essere spazio di confronto, partecipazione attiva e di resistenza, come avvenuto in passato”.

La Biennale di Venezia ha risposto ufficialmente subito alla lettera aperta tramite un comunicato dell’ufficio stampa, sottolineando che la Mostra e la stessa Biennale sono da sempre luoghi di confronto e attenzione alle questioni più urgenti del presente. “Lo dimostrano le opere presentate – si legge nella nota – come The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania, in concorso quest’anno, o Of Dogs and Men di Dani Rosenberg, in Orizzonti nel 2024”. La Biennale ha inoltre ricordato le dichiarazioni già rilasciate a luglio dal presidente e dal direttore della Mostra, e altri momenti di riflessione avvenuti nel contesto delle Biennali Architettura e Arte. La risposta si chiude con una dichiarazione di apertura: “La Biennale è, come sempre, aperta al dialogo”.

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