Sport e impianti, in arrivo altri 12 milioni
Uno dei (tanti) problemi che da anni frena l’attività sportiva in Italia. Gli impianti. Che non ci sono, soprattutto in certe zone del Centro-Sud, o che sono in condizioni pessimi. Qualcosa, negli ultimi tempi, per fortuna si sta muovendo. Lentamente, ma si fanno piccoli passi avanti. È stato pubblicato infatti sul sito del Dipartimento per lo Sport l’avviso per acquisire manifestazioni di interesse relative alla selezione di proposte di intervento finalizzate al recupero delle aree urbane e all’inclusione sociale attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi indoor o di nuovi locali a servizio di impianti sportivi. Possono partecipare alla selezione pubblica, che sarà aperta dal 15 settembre 2025 fino alle ore 24 del 15 ottobre 2025, esclusivamente i Comuni fino a 10.000 abitanti. “Questa misura rientra nell’Investimento 3.1 Sport e inclusione sociale del PNRR – spiega il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi- e mira alla realizzazione di nuovi impianti sportivi nei Comuni fino a 10 mila abitanti con particolare attenzione al Mezzogiorno. Parliamo spesso di quanto sia fondamentale offrire luoghi di sport moderni e accessibili e questo governo sta dimostrando con i fatti l’impegno per garantire lo sport per tutti. Questi 12 milioni si vanno ad aggiungere a quanto già fatto quest’anno con i 110 milioni dell’avviso sport e periferie, i 31,8 milioni per Sport Illumina e i 14 milioni per Bici in Comune. Tutti questi progetti rientrano in una visione strategica più ampia, interpretando lo spirito dell’articolo 33 della nostra Costituzione, mettendo lo sport, difesa immunitaria sociale, al centro della vita delle comunità”.
Gli interventi dovranno essere ultimati e rendicontati entro e non oltre il 30 giugno 2026. Il 40% delle risorse dovrà essere destinata alla quota Sud, ovvero assegnata prioritariamente agli interventi ricadenti nelle aree del Sud Italia. Rinasceranno anche i Giochi della Gioventù finalmente, sullo sport-scuola invece siamo ancora molto indietro ad altre Nazioni europee all’avanguardia. I problemi dello sport italiano sono tanti: governo, Sport e Salute e Coni si spera che adesso possano lavorare in sinergia. Superando quegli ostacoli e quelle incomprensioni delle passato.
L’Arena di Verona si prepara per le Paralimpiadi

E’ stata aggiudicata nei giorni scorsi la fornitura delle passerelle metalliche al fine di migliorare l’accessibilità agli spazi interni dell’Arena di Verona. Proseguono dunque a pieno ritmo i lavori in vista dei Giochi invernali Milano Cortina 2026 che vedranno l’anfiteatro ospitare la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi. Già cominciati nelle scorse settimane i lavori di viabilità dalla stazione a Piazza Bra, nelle prossime settimane avverrà la produzione delle passerelle, in officina. La loro posa, come da cronoprogramma previsto, avverrà tra i mesi di novembre e dicembre, in concomitanza con la chiusura degli eventi lirici e degli spettacoli dell’Arena. La passerella, larga 300 cm, è progettata per garantire il passaggio di due sedie a rotelle e la rotazione su se stessa della sedia a rotelle. Nonostante i vincoli imposti dalle condizioni al contorno, la pendenza delle rampe sarà mantenuta tra il 4% e l’8%. Sia la rampa esterna che la passerella interna saranno dotate di parapetti con corrimano laterale e realizzate con elementi modulari in carpenteria metallica. “L’intervento prevede l’installazione di un sistema di rampe volto a superare il dislivello tra la quota del vallo e la quota di Via Dietro Anfiteatro. – ha spiegato l’ad di Simico, Fabio Saldini – Le dimensioni e lo sviluppo della rampa sono vincolate da condizioni che non possono essere modificate per via delle peculiarità del monumento, ma questo non ha di certo fermato la progettazione e l’intenzione di seguire i principi ispiratori del “design for all” garantendo, a tutti, la visitabilità dell’Arena”.
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