Hagai Levi a Venezia 82: “Ci sono israeliani contrari al regime e alla guerra, soprattutto artisti”
VENEZIA – “Gli israeliani sono tanti e diversi, ma il risentimento c’è ed è in parte giustificato. Non possiamo negarlo. Soprattutto gli artisti, tutte queste persone, sono contrari a questo regime e alla guerra. A ciò che viene fatto nel nostro nome, non ha alcun senso quello che sta succedendo. Sono contrario al boicottaggio e credo sia importante ascoltare anche le voci che in Israele sono contrarie a questo regime”. Così Hagai Levi, regista, sceneggiatore, produttore televisivo e critico israeliano, nel corso della conferenza stampa di presentazione della serie di produzione francese Etty presentata fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia, è intervenuto a proposito del boicottaggio versi artisti vicini a Israele chiesto alla Biennale dal collettivo Venice4Palestine.
“Conosco molte persone che hanno firmato questa petizione, alcuni sono dei cari amici italiani. Io credo sia molto importante parlare di Gaza in questo luogo, perché quello che sta succedendo è orribile – ha aggiunto – ci sono crimini di guerra molto gravi, che l’Europa deve fermare”. “È stato per me molto importante che ci sia stata questa protesta. Questo regime che oggi governa Israele uccide non solo i palestinesi, ma anche i cittadini israeliani rapiti. È orribile, ma le persone devono sapere che ci sono centinaia di cittadini israeliani che combattono contro questo regime”, ha detto ancora Levi. “Essere israeliani non vuol dire appoggiare questo regime, noi più di altri combattiamo con un po’ di speranza di cambiare le cose. Anche questo è da considerare”, ha concluso.
Serie di produzione francese Etty del regista Hagai Levi (che aveva realizzato Scene da un matrimonio), è tratto dai diari della scrittrice ebrea olandese Etty Hillesum sotto l’occupazione nazista. Etty esplora il mondo interiore di Hillesum negli anni dal 1941 al 1943 e racconta il suo risveglio emotivo dopo l’incontro con lo psicologo Julius Spier e la trasformazione personale che la spinge ad affrontare i crescenti pericoli della vita di donna ebrea nell’Amsterdam occupata dai nazisti. Il ruolo principale di Etty Hillesum è interpretato dall’attrice teatrale Julia Windischbauer, al fianco di Sebastian Koch (Le vite degli altri) nei panni di Julius Spier.
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