Nel nome della terra, in streaming su MYmovies ONE un dramma popolare che omaggia la vita rurale
Nel nome della terra (Au Nom de la Terre) (2019), lungometraggio d’esordio nella finzione di Édouard Bergeon e disponibile sulla piattaforma MYmovies ONE, è un film che nasce da una necessità intima e assume il peso di una testimonianza collettiva.
Alla base c’è infatti un lutto familiare del regista francese, la morte del padre Christian, agricoltore schiacciato dai debiti e dalle logiche produttive.
Una tragedia intima che viene trasposta sullo schermo e diventa specchio di una ferita sociale ancora aperta.

Il protagonista del film Pierre (interpretato da Guillaume Canet in una prova di notevole intensità emotiva) è dunque un giovane venticinquenne che torna dal Wyoming (dove si era trasferito) in Francia, per acquistare dal padre e portare avanti la fattoria di famiglia Les Grands Bois.
Il suo piano è carico di entusiasmo e speranza, costruirsi un futuro nel luogo natio assieme alla solidale moglie Claire (Veerle Baetens) e ai figli piccoli Thomas ed Emma.
Tuttavia, Pierre dovrà scontrarsi con la pressione del profitto e della meccanizzazione, che porterà al suo progressivo isolamento e indebitamento.
L’arco narrativo abbraccia due decenni, vedendo Pierre passare dal sogno di una vita al logoramento fisico e psicologico, e restituendo il ritratto di un’epoca di transizione, dal modello familiare agricolo alla produzione intensiva.
Senza mai scivolare nella retorica, la regia di Bergeon si concentra sulla concretezza del lavoro contadino e sulla fatica quotidiana, e il risultato è un dramma popolare che trova nella sobrietà il suo grande pregio.
Nel nome della terra è cinema di impegno che parla tanto alla coscienza quanto al cuore, dando voce al grido d’allarme di un’intera categoria, quella contadina, rimasta spesso invisibile o comunque poco rappresentata nel campo dell’audiovisivo.
Non è un caso che in Francia il film abbia riscosso un forte successo nelle zone rurali e in provincia, segno di un bisogno latente che probabilmente non dovrebbe essere trascurato anche ad altre latitudini.
Il film di Édouard Bergeon, raccontando la caduta dignitosa di un uomo e della sua fattoria, rappresenta un omaggio sincero e sentito a quei sacrifici silenziosi, alle esistenze vissute con volontà e abnegazione, ad un mondo che purtroppo in futuro rischia di scomparire.
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