Venezia 82, “Il Mostro” di Firenze ed Elisa che uccise la sorella

VENEZIA – La cronaca nera, i delitti e i misteri italiani sono i protagonisti della giornata di oggi. Alla Mostra del cinema di Venezia passano oggi i quattro episodi della miniserie Il Mostro di Stefano Sollima.

La serie ritorna alle origini del caso del Mostro di Firenze, a partire dalla prima indagine, ricostruendo una delle inchieste più lunghe e controverse della storia italiana. Un racconto che attraversa documenti, ipotesi e piste ancora oggi oggetto di dibattito, ripercorrendo nel particolare quella nota come “pista sarda”.

È ispirato a una storia vera, a un vero crimine anche Elisa – la volevo uccidere di Leonardo Di Costanzo. Elisa (Barbara Ronchi), trentacinque anni, è in carcere da dieci, condannata per avere ucciso la sorella maggiore e averne bruciato il cadavere, senza motivi apparenti. Sostiene di ricordare poco o niente del delitto, come se avesse alzato un velo di silenzio tra sé e il passato. Ma quando decide di incontrare il criminologo Alaoui (Roschdy Zem) e partecipare alle sue ricerche, in un dialogo teso e inesorabile i ricordi iniziano a prendere forma, e nel dolore di accettare fino in fondo la sua colpa Elisa intravede, forse, il primo passo di una possibile redenzione. Tratto dal libro Io volevo ucciderla. Per una criminologia dell’incontro di Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali il film ha spostato l’azione da una cittadina del Nord Est a un cantone italiano svizzero. È il quarto film italiano in concorso.

Oggi in gara anche il film cinese Nuhai (Girl) di Shu Qi con Roy Chiu, 9m88, Bai Xiao-Ying. Una ragazzina trova conforto nell’amicizia con un’altra bambina con un nome simile, che incarna i sogni che lei ha represso. Le sue aspirazioni, però, sono messe alla prova dal passato della madre, che riflette le sue stesse difficoltà e la intrappola in un circolo vizioso di disperazione.

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