La musica (allegra) potrebbe aiutare contro il mal d’auto

Riduce stress e ansia. Migliora l’umore. Favorisce la concentrazione. Ha un’influenza positiva sul battito cardiaco e sulla pressione sanguigna. Ma non solo: sembra che la musica sia anche efficace nel mitigare i fastidiosi sintomi del mal d’auto, nome scientifico cinetosi, senza gli spiacevoli effetti collaterali tipici dei farmaci attualmente utilizzati per contrastare il disturbo. Attenzione, però: stando a quanto hanno scritto sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience gli scienziati della Southwest University, in Cina, che hanno indagato il legame tra ascolto di musica e cinetosi, l’effetto benefico si manifesta solo se si ascolta musica allegra; l’ascolto di musica triste, invece, è risultato essere addirittura meno efficace del silenzio.

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L’esperimento

L’ipotesi di partenza dei ricercatori che hanno condotto l’esperimento è la seguente: spesso, chi sa di soffrire di mal d’auto comincia a stare male ancora prima che si manifestino i sintomi veri e propri del disturbo, perché la tensione derivante dal “prevedere” il malessere non fa che anticiparlo ed esacerbarlo; dal momento che è noto che la musica ha un effetto positivo sulla gestione dell’ansia e dello stress, è lecito chiedersi se possa aiutare a “sciogliere” questa tensione anticipatoria.

Per mettere alla prova questa ipotesi, gli scienziati hanno iniziato sviluppando un modello per indurre il mal d’auto basato su un simulatore di guida, e selezionando tra 40 partecipanti quelli più predisposti alla cinetosi. Questi ultimi sono stati divisi in sei gruppi più un gruppo di controllo: a quattro gruppi è stata fatta ascoltare musica durante tutto l’esperimento, a uno non è stato fatto ascoltare nulla e in un altro la simulazione è stata interrotta appena i partecipanti hanno riferito di avvertire i primi sintomi del mal d’auto. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a elettroencefalogramma (Eeg) durante l’esperimento, per poter identificare i segnali cerebrali caratteristici del mal d’auto.

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I risultati

Analizzando i risultati dell’esperimento, gli scienziati hanno scoperto che la musica allegra era la più efficace nell’alleviare i sintomi della cinetosi (diminuiti di circa il 60%); di contro, la musica triste si è rivelata meno efficace rispetto al non intervenire in alcun modo. I dati dell’Eeg, inoltre, hanno mostrato che l’attività cerebrale del lobo occipitale cambiava qualitativamente quando i partecipanti riferivano di avvertire i sintomi della cinetosi. E quanto meglio i partecipanti riferivano di sentirsi dopo il periodo di recupero, tanto più l’attività dell’Eeg tornava a livelli normali. È probabile, commentano i ricercatori, che la musica allegra “distragga” il cervello attivandone i sistemi di ricompensa, mentre quella triste potrebbe amplificare le emozioni negative e aumentare il senso generale di malessere. “In questo senso – ha spiegato Qizong Yue, uno degli autori dello studio – la musica rappresenta una strategia di intervento non invasiva, economica e personalizzata”.

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I prossimi passi

In ogni caso, gli autori del lavoro hanno specificato che sono necessari ulteriori studi per confermare (o smentire) i risultati ottenuti: “Il limite principale di questo studio è la dimensione relativamente piccola del campione – ha detto Yue – ed è quindi necessario avere una statistica più ampia”. Sarà necessario, inoltre, ripetere l’esperimento in condizioni reali (dentro un’automobile in movimento e non al simulatore, insomma), perché l’impatto sul cervello e sulla cinetosi potrebbe essere diverso. E poi, eventualmente, anche su altri mezzi di trasporto: “Il quadro teorico dovrebbe applicarsi allo stesso modo alla cinetosi indotta da veicoli diversi – ha concluso Yue – Pensiamo quindi che questi risultati valgano anche per la cinetosi percepita durante viaggi aerei o in nave”.

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