“The voice of Hind Rajab” vince il Leoncino d’oro. Duse premiata per la colonna sonora
Venezia – È il film che ha commosso il Lido, che smuove le coscienze ed è considerato tra i favoriti per il Leone d’oro. Nel frattempo The voice of Hind Rajab della regista tunisina Kaouther Ben Hania ha vinto il Leoncino d’oro, il premio assegnato da una giuria composta da giovani studenti e studentesse, uno per Regione rappresentanti della scuola italiana.
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“Un film che non si limita a raccontare una storia, ma che la vive, la respira – recita la motivazione – Un’opera che ci rende inevitabilmente testimoni consapevoli e impotenti di fronte alla straziante rappresentazione dell’inutile scorrere del tempo. L’utilizzo di voci e immagini autentiche, condensate in scene di realismo tagliente, rendono l’immediatezza e la sincerità del sentimento vissuto, che non è solo un elemento narrativo, ma un riverbero emotivo che ci scava dentro, restituendo tutto il peso dell’esperienza che ci viene mostrata. Una magistrale interpretazione degli attori che si mettono a servizio della realtà, rendendo il legame con la recitazione indistinguibile. Una pretesa di umanità, un urlo necessario che desta le coscienze assopite”.
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Il film ha anche ricevuto la segnalazione Cinema for Unicef e il premio della Croce Rossa. Con la seguente motivazione: “ha saputo incarnare in maniera esemplare i valori umanitari e universali di cui la Croce Rossa si fa portatrice. Il film, costruito attorno alla vera voce di una bambina palestinese intrappolata sotto i bombardamenti a Gaza, restituisce con intensità e rispetto il dramma dei civili innocenti nelle zone di conflitto. La regista ha trasformato una testimonianza disperata in un racconto cinematografico che trascende la cronaca, capace di scuotere coscienze, abbattere barriere ideologiche e ricordare al mondo che dietro ogni guerra vi sono volti, nomi e vite spezzate”. Queste le motivazioni con le quali Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, con una cerimonia presso la Lounge Mastercard dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, ha consegnato il Premio collaterale Croce Rossa Italiana alla 82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia al film che “interpreta con straordinaria efficacia la missione della Croce Rossa, che da oltre un secolo si impegna a proteggere le vittime dei conflitti armati e a promuovere un’umanità senza confini”. “Per aver saputo dare voce a chi non ne ha più, per aver trasformato un grido di dolore in un messaggio universale di pace e responsabilità”, si legge ancora nelle motivazioni che accompagnano il Premio.
Inoltre, la Edipo Re sotto la direzione artistica di Silvia Jop in collaborazione con l’Univesità Ca’ Foscari , ha conferito il Premio per l’inclusione e la sostenibilità Edipo Re al film, premio diviso con un altro lavoro importante, Silent friend di Ildikó Enyedi, per il modo in cui rielabora e attualizza tutto quel che crediamo di sapere sul rapporto tra uomo e natura.
Il Premio Carlo Lizzani al miglior film italiano 2025, ideato e organizzato dall’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e riconoscimento collaterale in occasione della 82 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stato assegnato a Confiteor – come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione di Bonifacio Angius dagli esercenti italiani più coraggiosi del 2025, vale a dire Marco Fortunato e l’equipe del Cinemazero di Pordenone (PN) e Lidia Lovaglio e i suoi collaboratori del Cinema Lovaglio di Venosa (PZ), con la seguente motivazione: “Non una semplice confessione, ma una ricerca di identità e origini che si traduce in un’ammissione di fragilità e dubbio, dove è impossibile non riconoscersi. Alternando comicità grottesca e momenti di violenza, Angius si mette a nudo con sincerità e coraggio. Senza compromessi e con padronanza del linguaggio cinematografico, riesce a dare coerenza e forza al racconto, confermandosi tra gli autori più vitali del panorama italiano”.
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Va invece a Duse di Pietro Marcello il Soundtrack Stars Award 2025 per la migliore colonna sonora. Lo ha deciso la Giuria che ha consegnato oggi il Premio agli autori per le musiche di CAM Sugar perchè, come si legge nella motivazione: “La colonna sonora di Fabrizio Elvetico, Marco Messina e Sacha Ricci in stretta collaborazione, come sempre, con il regista del film Pietro Marcello, rilegge le atmosfere dell’Italia tra le due Guerre Mondiali scommettendo anche su un’elettronica raffinata che s’intona perfettamente al repertorio sinfonico interpretato da grandi musicisti come il violinista Alessandro D’Anna. Una scelta che trasforma in musica la forza vitale di Eleonora Duse in un’operazione che intreccia vita e palcoscenico, confermando la forza di un’autentica eroina passionale pronta a sfidare il potere. Un mix tra la provocazione rock e, per esempio, le note di Gian Francesco Malipiero, ma non solo, è il tappeto sonoro sul quale una splendida protagonista vola, sullo schermo, oltre il suo tempo.” Una menzione speciale è andata a La Grazia di Paolo Sorrentino “per l’irresistibile cameo rap di Guè Pequeno e Toni Servillo, una piccola sequenza memorabile in cui il rapper milanese interpreta sè stesso in un rap del 2015 e Servillo, nel ruolo del Presidente della Repubblica Mariano De Santis, lo replica cantando ad alta voce Le bimbe piangono.”
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