Servillo migliore attore a Venezia: “Ammirazione per chi si è messo in mare per portare umanità”

VENEZIA – Toni Servillo, 66 anni, con il suo Presidente della Repubblica Mariano De Santis, nel film di Paolo Sorrentino La grazia, conquista la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile. L’ultima volta per un attore italiano era stata nel 2020, Pierfrancesco Favino con Padrenostro di Claudio Noce.

L’attore di Afragola, alla settima prova con Sorrentino, interpreta un capo dello Stato nel semestre bianco, ex giurista alle prese con dilemmi morali come la grazia da concedere a due ergastolani, un uomo e una donna, e una legge sull’eutanasia da approvare prima della fine del suo mandato. Dal palco, ritirando il premio, l’omaggio alla Global Sumud Flotilla: “A nome di un sentimento che tutto il cinema italiano prova in questo momento – ha detto Servillo – sento tutta la mia ammirazione per coloro che hanno deciso di mettersi in mare con coraggio e raggiungere la Palestina per portare un segno di umanità in una terra dove la dignità umana è vilipesa”.

Servillo era qui a Venezia nel 2001 quando Sorrentino debuttava con L’uomo in più (Tony Pisapia) ed era la figura paterna di È stata la mano di Dio, premiato a Venezia nel 2021. Il cerchio si chiude. Indimenticabile il suo Jep Gambardella nel film da Oscar La grande bellezza, l’ultima volta per un film italiano, era il 2013.

Interprete raffinato ha lavorato molto sia al cinema che a teatro dove è anche regista. Nel corso della sua carriera ha ricevuto due European Film Awards, quattro David di Donatello, quattro Nastri d’argento, due Globi d’oro, tre Ciak d’oro e un Marc’Aurelio d’Argento per il miglior attore al Festival internazionale del film di Roma.

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