Schwazer: “Non sono Pantani. Non ho rimpianti, sicuro di non essermi dopato”
BOLZANO – “Come abbiamo sempre detto, andremo fino in fondo con tutti i mezzi possibili e per questo motivo abbiamo anche fatto questo procedimento davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, l’ultimo iter possibile per quanto riguarda la giustizia sportiva”. Così Alex Schwazer sull’apertura del procedimento della Corte contro il governo svizzero sulla base del ricorso presentato nel maggio 2022 dallo stesso ex campione olimpico. “Ora abbiamo passato un altro scoglio, però il finale è tutto ancora da scrivere. Il procedimento chiarirà il fatto se ho avuto un processo equo, oppure no, non entrerà in merito. Questo iter l’ho seguito poco, perché dopo il procedimento penale a Bolzano ho chiuso con tutto e quindi la notizia la ho appresa adesso, ma per me non cambia nulla”” ha aggiunto il marciatore al Global Forum Alto Adige di Bolzano, intitolato “La (o le) verità?”.
Schwazer, Corte dei diritti dell’uomo apre procedimento contro la Svizzera: “Andrò fino in fondo”
Schwazer: “Posso escludere di essermi dopato”
Schwazer si era rivolto alla Corte europea perché il Tribunale federale svizzero si era rifiutato di revisionare la sentenza del Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna del 30 gennaio 2017, dopo che nel febbraio del 2021 l’autorità giudiziaria italiana aveva assolto Alex “per non aver commesso il fatto”, accusando le istituzioni sportive internazionali e parlando di “manipolazione” delle urine e “complotto”. Sullo stop forzato di otto anni che risale al 2016 Schwazer ha commentato: “Sono l’unico che sa al 100% quello che è stato fatto o non fatto prima del controllo. Posso escludere di essermi dopato. Non mi sento come Pantani, io sono Alex e va bene così. Come dico sempre, rimpianti non ne ho, perché io, così come tutte le persone che mi sono state vicine, abbiamo sempre dato tutto e siamo riusciti ad arrivare dove si poteva arrivare. Tutto qui, quindi io di rimpianti non ne ho. Sono sempre sereno”.
Alex Schwazer torna in gara e fa il quarto tempo italiano di sempre nei 10.000 di marcia su pista
La quarta prestazione italiana di sempre
Meno di una settimana fa Schwazer, all’età di 40 anni, ha fatto segnare la quarta prestazione italiana di sempre sui 10.000 metri di marcia su pista, 38’34″07 frutto anche dei piani di allenamento dell’ex ciclista professionista Domenico Pozzovivo.
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