“The Pitt”, la serie che ha vinto gli Emmy awards 2025

Per The Pitt, la serie dai produttori di E.R. che ha vinto questa notte l’Emmy come miglior serie drammatica, bisognerà aspettare ancora qualche giorno, gli altri show vincitori invece sono quasi tutti disponibili. Guida alle piattaforme dove vedere le serie che hanno vinto gli Oscar della tv.

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Partiamo proprio da The Pitt, che arriva su Sky e Now dal 24 settembre. Firmata da R. Scott Gemmill, già dietro al successo di ER – Medici in prima linea e Ncis: Los Angeles, la nuova serie candidata a 8 premi Emmy, ne ha vinti 6 tra cui quello per il protagonista Noah Wyle già dottor Carter della serie anni Novanta. Al centro della nuova serie c’è il dottor Michael “Robby” Robinavitch (Wyle, anche produttore esecutivo), ancora segnato dagli effetti della pandemia e dalla perdita del suo mentore. Quando un nuovo gruppo di specializzandi e tirocinanti entra a far parte del sovraffollato e sotto-organico pronto soccorso del Trauma Medical Center di Pittsburgh – noto affettuosamente come “The Pitt” – si unisce un team eterogeneo di medici, chirurghi, infermieri e paramedici, pronti ad affrontare ogni turno con determinazione e umanità.

“The Studio”, la serie tv che celebra e ridicolizza Hollywood

The Studio, già rinnovata per una seconda stagione, è la serie commedia che ha trionfato agli Emmy con tredici statuette, un record per la categoria. È disponibile su Apple tv+. Protagonista assoluto è il comico Seth Rogen, protagonista, sceneggiatore, regista e produttore. Seth Rogen è Matt Remick, il nuovo capo dei Continental Studios in crisi. In un settore in cui i film faticano tra box office in crisi e il boom delle piattaforme, Matt e il suo team di dirigenti combattono le proprie insicurezze, mentre si scontrano con artisti narcisisti e con i vili proprietari dell’azienda nella ricerca sempre più effimera di realizzare grandi film. Da persona che mangia, dorme e respira cinema, Matt ha inseguito questo lavoro tutta la vita e ora potrebbe dare il suo contributo per fare il prossimo grande film o invece mandare in bancarotta la compagnia. Perché – come dice nella serie – “se fosse per me ci staremmo concentrando sul prossimo Rosemary’s baby o Annah e le sue sorelle o che ne so un grande film non diretto da un cazzo di pervertito”. Ecco questo è il tenore dell’umorismo che vanta partecipazioni di Martin Scorsese, Ron Howard, Charlize Theron nei panni di se stessi.

“Adolescence”, la serie di cui tutti parlano e che molti vedono – Il Trailer

È la serie che ha colpito il pubblico di genitori e non questa primavera. Adolescence di produzione britannica è stato un caso che ha fatto parlare molto di sé tanto da arrivare anche in Parlamento in Inghilterra. Affronta il tema della violenza e del disagio degli adolescenti attraverso una storia drammatica ispirata a un fatto di cronaca, l’uccisione di una ragazzina da parte di un coetaneo e ha trionfato con otto premi. Disponibile su Netflix. Miniserie in quattro puntate, ogni episodio è un piccolo film in cui il racconto è preso da un particolare punto di vista ed è girato interamente in piano sequenza. Stephen Graham è sia sceneggiatore che protagonista nei panni del padre del ragazzino accusato dell’omicidio, interpretato dal quindicenne Owen Cooper, il più giovane premiato agli Emmy.

Arrivata ormai alla quarta stagione (che è quella che ha vinto quest’anno) la serie comica Hacks in Italia è disponibile su Netflix, ma per il momento ci sono solo le prime due stagioni. Ne vale la pena comunque vederla sperando che poi arrivino anche le altre due. La serie, una celebrazione della stand up comedy mette una accanto all’altra due forme di comicità molto differenti tra loro: quella della veterana Deborah Vance – una lunga carriera e una residence in uno dei casino di Las Vegas, la fantastica Jean Smart – e quella di Ava Daniels (Hannah Einbinder), autrice di commedie “cancellata” dal settore per un tweet scorretto contro un politico. Smart ha vinto per quattro volte di seguito per questo ruolo mentre per Einbinder è la prima statuetta dopo quattro nomination.

“Scissione”, la serie di Ben Stiller sul lavoro torna con una seconda stagione

Infine doveva essere il favorito assoluto con 27 nomination e invece di premi ne ha portati a casa “solo” 8. Rimane comunque una delle serie più interessanti di questa annata televisiva. Scissione (o in originale Severance) di Ben Stiller con un tono retrofuturistico, racconta un mondo dove è possibile deliberatamente scindere la vita lavorativa da quella personale: nel momento in cui si entra in ufficio tutto quello che afferisce alla dimensione privata (famiglia, amici, sentimenti) scompare dalla testa del lavoratore per lasciare spazio unicamente al mestiere e alle dinamiche relazionali con i colleghi. Questo accade alle Lumun Industries dove un gruppo di impiegati, un quartetto formato da Irving con Mark Scout (Adam Scott), Dylan George (Zach Cherry) e Helly Riggs (Britt Lower), ha intuito che c’è qualcosa di molto sinistro dietro all’azienda dove lavorano e ha messo in piedi un piano per svelare il mistero che questa pratica nasconde. Le prime due stagioni sono disponibili su Apple tv+

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