Quella di Elvis è una leggenda destinata a durare negli anni. La sua storia è raccontata nel nuovo documentario di Baz Luhrmann Epic: Elvis Presley in concert presentato al festival di Toronto. Dopo il successo del film Elvis del 2022, Luhrmann torna a esplorare la figura del Re del Rock and Roll con un progetto ambizioso, frutto di sette anni di lavoro e di una meticolosa ricerca negli archivi familiari e nei 60 ore di negativi cinematografici custoditi dalla Warner Bros.

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Il documentario è una fusione tra film-concerto e racconto biografico, con immagini inedite e dimenticate che il regista ha riscoperto durante la preparazione del suo precedente film. Alcune sequenze, prive di audio, sono state restaurate e sincronizzate grazie all’aiuto di esperti in lettura labiale e fonti sonore alternative. Per la parte tecnica, Luhrmann ha collaborato con Peter Jackson, già acclamato per il documentario sui Beatles Get Back.

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Una delle particolarità del film è che la narrazione è affidata interamente a Elvis Presley stesso. Attraverso interviste, conferenze stampa e un’intervista audio di 50 minuti mai pubblicata prima, il cantante racconta la propria storia, offrendo uno sguardo intimo e autentico sulla sua carriera.

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Il documentario si concentra sugli ultimi otto anni di vita di Elvis, durante i quali ha tenuto oltre 1000 concerti. Contrariamente all’immagine diffusa di un artista in declino, Luhrmann vuole dimostrare che Presley era ancora al vertice delle sue capacità artistiche. Lo vediamo scherzare con le coriste, provare brani di altri artisti e affrontare il palco con energia e carisma.

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Al momento, Epic non ha ancora un distributore né una data di uscita ufficiale. Luhrmann e i produttori sperano che la visibilità ottenuta a Toronto possa aprire nuove opportunità. Il regista ha anche lasciato intendere che potrebbe non essere finita qui: il materiale raccolto è talmente vasto che una possibile “parte due” non è da escludere. “Più scavi nella storia di Elvis, più ti rendi conto di quanto fosse unico”, ha dichiarato Luhrmann al pubblico di Toronto. Un tributo vibrante e personale che promette di riscrivere la narrazione degli ultimi anni di una leggenda musicale.