Israele, l’Università di Haifa controcorrente: premio per la pace al cardinale Pizzaballa

L’Università di Haifa, in Israele, premia il cardinale Pierbattista Pizzaballa. Il suo Haifa Lab, centro di studi religiosi, gli ha assegnato infatti il premio per la pace. Si tratta di una scelta coraggiosa, in un momento in cui i rapporti tra lo Stato ebraico e la Santa Sede sono tesissimi, tra i bombardamenti che hanno colpito la parrocchia di Gaza ferendo anche padre Gabriel Romanelli, e gli appelli prima di papa Francesco e poi di papa Leone XVI, di recente freddissimo nell’accogliere il presidente israeliano Isaac Herzog.

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A riferire la notizia è il sito di Reset Dialogues (www.resetdoc.org), diretto da Giancarlo Bosetti, la cui associazione collabora con l’Università di Haifa nel campo dei dialoghi tra culture e religioni. “Abbiamo scelto il patriarca latino Pizzaballa perché ha avuto il coraggio di offrirsi al posto degli ostaggi e ha saputo mantenere equilibrio e vicinanza alle vittime israeliane e a quelle palestinesi”, spiega Uriel Simonsohn, direttore del Laboratorio per gli Studi religiosi dell’Università di Haifa, intervistato per il sito da Alessandra Tommasi: “E’ stato tra i primi a denunciare i danni inflitti ai civili a Gaza e, quando la comunità cattolica è stata colpita dai bombardamenti, vi si è recato per offrire sostegno e solidarietà. Così anche a Taybeh, in Cisgiordania, dopo gli attacchi dei coloni. Le sue prese di posizione, il coraggio di stare accanto alle vittime e la disponibilità a offrirsi al posto di altri lo rendono unico tra i leader religiosi del Paese”.

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