La coppia Cortellesi-Milani: insieme alla Festa di Roma “senza saperlo”
La Festa va così: si affida a una coppia nella vita e sullo schermo. L’edizione venti (15–26 ottobre 2025) della Festa del Cinema di Roma si apre da una parte nel segno di Riccardo Milani, che inaugura la rassegna con il suo nuovo film – fuori concorso – La vita va così, in sala dal 23 ottobre. Dall’altra Paola Cortellesi, presidente della giuria Progressive Cinema, reduce dal trionfo internazionale di C’è ancora domani, il cui viaggio sorprendente era iniziato proprio nella kermesse romana, edizione 2023.
In realtà, rivela il presidente della Fondazione Salvo Nastasi, “i due si sono ritrovati insieme l’uno all’insaputa dell’altra. Mentre io lavoravo per avere Paola presidente di giuria, e lei mi ha detto che non avrebbe potuto dire di no per quanto la Festa ha contribuito al successo di C’è ancora domani e per il suo legame con la città, la direttrice Paola Malanga invitava Riccardo Milani con La vita va così. Peraltro io avevo suggerito che quest’anno puntassimo su un’apertura da commedia, pur se con uno sguardo attento al sociale come quello di Milani”.
Riccardo Milani sul nuovo film: “Parto dalla cronaca per raccontare la necessità del lavoro al Sud”
Milani e Cortellesi – uniti in matrimonio nel 2011 – hanno formato per oltre un decennio un sodalizio artistico tra i più fecondi della commedia italiana: insieme hanno firmato successi come Scusate se esisto!, Mamma o papà?, Come un gatto in tangenziale e Ma cosa ci dice il cervello. Oggi le strade si intrecciano di nuovo, ma con ruoli diversi: Cortellesi in veste di presidente di giuria, Milani con un film che segna il passaggio del testimone femminile a Virginia Raffaele, già protagonista di Un posto a parte con Antonio Albanese e ora al fianco di Diego Abatantuono e Aldo Baglio.
Girato in Sardegna, tra Cagliari, Teulada e le spiagge di Tuerredda, La vita va così prende spunto da una vicenda reale. Al centro c’è Ignazio, un pastore sardo interpretato dal vero pastore Ignazio Giuseppe Loi, scelto dopo quattro-cinque mesi di provini tra i non professionisti. L’uomo rifiuta di vendere il suo ovile a una società intenzionata a costruirci un resort. Da una parte la promessa di lavoro e sviluppo economico, dall’altra la difesa della terra e della memoria.
Con il suo nuovo film, Milani prosegue il percorso intrapreso con Un mondo a parte (2024), dedicato alla scuola nelle aree interne d’Abruzzo. Ancora una volta sceglie la via della commedia civile: mescola attori celebri e interpreti non professionisti, restituisce autenticità ai personaggi, e affronta nodi centrali del presente senza offrire soluzioni facili ma lasciando domande aperte. E mentre Cortellesi siede in giuria dopo l’incredibile viaggio di C’è ancora domani, Milani inaugura la Festa con una storia che parla di radici, dignità e futuro.
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