Salis, Donzelli (FdI): “Rinunci all’immunità parlamentare”
ROMA – Fratelli d’Italia contro Ilaria Salis. Nei giorni più difficili, quelli del «terrore», per usare le parole della stessa eurodeputata di Avs rilasciate in un’intervista a Repubblica.
A colpire a testa bassa è Giovanni Donzelli, non un deputato qualunque ma il responsabile dell’organizzazione del partito, fedelissimo di Giorgia Meloni. E lo fa dal palco di Fenix, la festa di Gioventù nazionale, tra gli applausi dei militanti: «Se Salis ha fatto le sue scelte con coraggio deve rinunciare all’immunità parlamentare – dice – e se non vi rinuncia, il Parlamento deve votare a favore della rinuncia».
Una posizione netta alla vigArticolo La Repubblica ilia del voto, previsto martedì prossimo in commissione Affari legali del Parlamento europeo che dovrà esprimersi sulla revoca o meno dell’immunità per Salis, che venne eletta quando era detenuta in un carcere ungherese di massima sicurezza, accusata di aver picchiato tre neonazisti durante il Giorno dell’onore che ogni anno, l’11 febbraio, raduna nella capitale magiara centinaia di nostalgici delle SS. Scarcerata una volta eletta, adesso rischia di tornare, tanto che con un tweet il portavoce del governo ungherese ha inviato a Salis le coordinate del carcere di massima sicurezza in Ungheria. Non solo. Orban, in linea con Donald Trump, ha anche deciso di dichiarare il gruppo “AntiFa” un’organizzazione terroristica facendo riferimento all’eurodeputata di Avs. Se la commissione decidesse per il sì alla revoca, ad esprimersi dovrà essere il Parlamento europeo in plenaria il 7 ottobre. E FdI ha già fatto sapere come voterà.
Eppure sono i giorni in cui la Giunta delle autorizzazioni a procedere della Camera sta discutendo il caso Almasri legato al torturatore libico inseguito da un mandato di arresto della Corte penale internazionale che invece di essere fermato dalle autorità italiane fu rimpatriato in Libia su un volo di Stato. Dopo ciò che ha detto su Salis, «Donzelli voterà contro l’immunità che cercano Nordio, Piantedosi e Mantovano?», domanda la capogruppo in Giunta, Antonella Forattini: «Perché se non è così, saremmo in presenza del classico doppiopesismo ipocrita della destra, feroce contro i nemici e servile verso gli amici».
Numeri alla mano ad essere determinante all’Eurocamera sarà il voto del Ppe. E Antonio Tajani, intanto, ha detto la sua. Contrariamente ai suoi alleati italiani afferma: «Non penso che Salis sia una terrorista. Non mi risulta». Parola del ministro degli Esteri.
Condividi questo contenuto: