Occhi stanchi dopo le ferie? Ecco come proteggere la vista al lavoro

Il rientro dalle vacanze non mette alla prova solo la mente e il fisico, ma anche gli occhi. Dopo settimane trascorse all’aria aperta, tra camminate, nuotate e giornate di relax, il ritorno in ufficio o davanti al computer può trasformarsi in una sfida visiva. Non è raro che molte persone segnalino una sensazione di vista affaticata o di occhi più pesanti e secchi del solito. Ma da cosa dipende? Durante le ferie, in genere, le nostre abitudini visive cambiano radicalmente: utilizziamo molto meno la visione da vicino – tipica delle ore passate davanti allo schermo – e alleniamo invece la vista per lontano, mettendo a fuoco panorami, orizzonti e ambienti esterni. Questo ‘allenamento estivo’ porta il muscolo ciliare, responsabile dell’accomodazione, a lavorare meno intensamente del solito. Al rientro, il brusco ritorno a ore e ore di lavoro al pc rappresenta quindi uno stress improvviso: l’occhio deve ‘riabituarsi’ a un impegno visivo che durante l’estate aveva temporaneamente ridotto. È proprio quello che sperimenta una lettrice che chiede di sapere come riabituare gradualmente l’occhio. Risponde Domenico Schiano Lomoriello, responsabile Unità Segmento Anteriore e Cornea – Irccs Fondazione Bietti – Roma, che spiega quali strategie adottare per facilitare un rientro graduale anche dal punto di vista della salute visiva.

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Domanda. Dopo le vacanze ho notato che la vista mi sembra più ‘affaticata’ quando torno davanti allo schermo per tante ore. È possibile che gli occhi si disabituino all’impegno visivo durante le ferie? Cosa posso fare per facilitare un ‘rientro graduale’ anche per la salute oculare? Grazie, Elena

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Risposta. La ragione per la quale al ritorno dalle vacanze si può soffrire di un affaticamento visivo è probabilmente da ricercare nelle differenti abitudini visive che abbiamo adottato nel corso del periodo estivo. Infatti, abitualmente nei periodi di ferie trascorriamo più tempo all’aria aperta, facendo sport, passeggiate e praticando o nuoto o altre attività fisiche. Questa variazione di abitudini fa si che la vista venga sollecitata maggiormente per una messa a fuoco degli oggetti lontani limitando l’attività di messa a fuoco per vicino. Infatti, possiamo supporre che la vista per vicino venga sollecitata solo durante il tempo che si trascorre al cellulare o a leggere libri.

Questo cambio di abitudini induce un’attività del nostro muscolo ciliare (il muscolo della messa a fuoco) che è molto inferiore rispetto a quella che routinariamente attuiamo per stare ore ed ore davanti al pc. Possiamo dire che l’occhio durante l’estate perde l’allenamento e si disabitua allo sforzo accomodativo prolungato causando un potenziale affaticamento al rientro.

Un ulteriore fattore che influisce sulla sensazione di fatica è rappresentato dal fatto che il ritorno all’attività al computer induce una riduzione della frequenza di ammiccamento (eye blinking) dei nostri occhi e quindi una maggiore evaporazione del liquido lacrimale. Di conseguenza i nostri occhi saranno anche più secchi rispetto al periodo estivo, accentuando appunto quella che è la sensazione di fatica visiva. Per contrastare questa sensazione, non potendo limitare il numero di ore al computer, il consiglio è innanzitutto quello di fare pause adeguate. Prendersi cioè almeno qualche minuto di riposo nel corso dei quali è consigliabile rilassare la vista guardando, ad esempio, fuori dalla finestra fissando un punto lontano per qualche minuto. Queste pause devono avere una durata adeguata (almeno 5 minuti) ed andrebbero fatte più volte nel corso della giornata lavorativa, in modo da spostare il fuoco dei nostri occhi e rilassare l’accomodazione. Un altro consiglio è quello di tenere gli occhi sufficientemente lubrificati, in modo da contrastare la sensazione di secchezza, mettendo gocce lubrificanti (le cosiddette lacrime artificiali) anche esse più volte nel corso della giornata. A tal proposito meglio evitare i prodotti da banco ed instillare una tipologia di gocce prescritte dal medico oculista, che ovviamente è bene consultare anche in caso di persistenza nel tempo della sensazione di fatica visiva.

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