Diario di un ragazzo autistico, Federico: “Ecco come vorrei cambiare il mondo”
Oggi vorrei parlarvi di come io desidererei cambiare il mondo, se avessi la facoltà di cambiarlo a mio piacimento. Per cominciare, vorrei che case e alberghi venissero costruiti a basso impatto sensoriale. Per l’udito, vorrei tripli vetri alle finestre, studiati per consentire un isolamento acustico totale dal mondo esterno. Anche sugli elettrodomestici si dovrebbe lavorare perché ad esempio il frigorifero e l’aspirapolvere sono molto fastidiosi. Mandiamo astronavi nello spazio e siamo incapaci di una tecnologia del silenzio? È incredibile. Io poi sceglierei una settimana dell’anno da dedicare alla caccia al rumore inutile. Sarebbe un grande atto di civiltà.
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Quanto è bello toccare il legno
A livello tattile, eliminerei dall’arredamento quei materiali così scivolosi da essere quasi viscidi per promuovere ovunque possibile il legno a vivo. Ma voi non autistici, non vi rendete conto quanto è bello toccare il legno mentre sfiorare le vernici smaltate è orrido?
Via i colori accesi
A livello visivo, via i colori accesi e largo alle tinte pastello che sono belle e riposanti. Per l’olfatto, voi non lo sentite che alcuni mobili danno cattivo odore? Non so se siano le colle o le vernici. E fuori casa? Bisognerebbe innanzitutto ridurre gli eventi perché accadono troppe cose e troppo velocemente. Ci vorrebbe un limite di legge a quante cose ogni persona può fare ogni giorno. Poi ti fermi e stai in silenzio. Quanto sarebbe bello un mondo più lento, meno concitato, più pacato e silenzioso. Ma siete sicuri che a voi non autistici non piacerebbe? Potreste almeno provare.
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