Ascolti tv, la sfida del sabato sera va a Maria De Filippi: “Tu sì que vales” meglio di “Ballando”
Così la prima sfida della stagione se la aggiudica Maria De Filippi, che sta in tv con l’aria di chi potrebbe stare al mare, a casa con gli amici, e invece è seduta sulla poltrona del giudice di Tu sì que vales in jeans, camicetta e sneakers. Quattro milioni 24mila spettatori (share del 28.5%), in onda dalle 21:31 alle 00:11. Su Rai1, la prima puntata di Ballando con le stelle, con Milly Carlucci sigillata nell’abito lungo bluette con scarpe argentate, ne conquista 2 milioni 994 mila (23% di share) dalle 20:41 alle 1:11.
Milly Carlucci e Maria De Filippi, le primedonne in campo per la sfida tv del sabato sera
In sovrapposizione, per Ballando 3 milioni 208 mila, per queen Mary 4 milioni 27mila. Le due primedonne della tv sono molto diverse, con programmi che vanno nel segno opposto. A Ballando è tutta disciplina, pathos, con un copione che prevede di far scongelare i concorrenti, trovare Fred Astaire in un palo della luce, smuovere le acque grazie alla giuria che giudica, accarezza e insulta un po’. Il programma è lungo, lunghissimo, (un’ora in più dello show rivale), con Carlucci che fa la Carlucci, anche se concede un mini spazio all’autoironia quando arriva il filmato della geniale Giulia Vecchio che la imita.
Su Canale 5 (dove Gerry Scotti, sabato sera, con La ruota della fortuna ha sfiorato il 27% di share, un traino da metterci la firma), in studio c’è il clima da festa mascherata, si scherza e si ride. E per chi ama il genere, il divertimento è assicurato. Quando De Filippi si trasforma in Orietta Berti con il maestro Vessicchio che fa Fedez in camicia hawaiana per il duetto di Mille (diventato virale), si capisce che tutte le barriere sono state abbattute. Sabrina Ferrilli si era presentata con la parrucca bionda per il duetto con Fiorella Mannoia, versioni improbabili di Raffaella Carrà. Il dramma del perfezionismo della bellissima Martina Colombari a Ballando fa un effetto cringe, come quando Beppe Convertini, definito “uomo medio”, rivendica di esserlo. In fondo si balla, mentre il mondo brucia. Un po’ di leggerezza non guasterebbe.
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