Salvini accusa gli alleati di centrodestra: “Vergogna Salis salva”, Tajani: “Non accettiamo insulti”

Da Matteo Salvini al capogruppo di Ecr, Nicola Procaccini, la destra italiana non perde tempo e definisce una “vergogna” il risultato espresso dall’Europarlamento che per un solo voto ha salvato Ilaria Salis respingendo la richiesta di revoca dell’immunità e confermando il no della commissione affari giuridici (Juri) dello scorso 23 settembre. Ma non solo. La conferma dell’immunità a Salis fa litigare anche gli alleati di governo, Lega e Forza Italia.

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Il primo a commentare il verdetto è stato proprio il leader leghista. “Accusata di lesioni aggravate potenzialmente letali e altre condotte criminose in concorso con altri, all’interno di un’organizzazione criminale. Ma col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di ‘centrodestra’ ha votato per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna!”, afferma sui social Salvini.

Replica piccato il segretario di Forza Italia e altro vicepremier, Antonio Tajani: “Le calunnie noi non le accettiamo, gli insulti non li accettiamo, non c’è nessuno che tradisce e nessuno che fa giochi strani”, dice interpellato a margine di un convegno alla Camera, commentando il post pubblicato su X da Salvini, che ha alluso alla possibilità che dal centrodestra siano arrivati voti per la conferma dell’immunità all’europarlamentare di Avs Ilaria Salis.

“Solo una parola”, scrive invece Vannacci, che posta anche un’immagine di Ilaria Salis con la scritta “Vergogna” e allineandosi alle parole di Salvini.

Attacca anche il capogruppo di Ecr, Nicola Procaccini: “Ilaria Salis è qui per fuggire a un processo per violenza politica. Il voto di oggi dimostra che per la sinistra italiana e europea la violenza politica non va perseguita. È un voto che legittima la violenza politica. Oggi la sinistra europea e italiana getta la maschera. È una vergogna”, ripete anche Procaccini.

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“Bene il voto favorevole del Parlamento europeo”, commenta invece la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. L’Ungheria resta “formalmente nell’Unione, ma viola in modo sistematico lo Stato di diritto, calpestando l’indipendenza della magistratura, la libertà di stampa e la tutela dei diritti fondamentali. Il voto di oggi è un primo passo: l’Europa non può tollerare zone franche dove lo Stato di diritto viene sospeso”, conclude.

“Una bella giornata per chi crede nello Stato di diritto”, sottolineano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, leader Avs. “Ad Ilaria il nostro più grande abbraccio. Grazie a tutti i parlamentari europei che con il loro voto hanno confermato che il regime di Orban con le sue prevaricazioni non è degno delle democrazie europee. Ilaria non ha mai voluto fuggire dal processo, lo ha detto chiaramente, ma un processo deve garantire i diritti della difesa e in Ungheria questo sarebbe stato impossibile. Ora Salvini e i suoi amici fascisti di tutta Europa che, schiumando rabbia e livore, in queste ore stanno montando un’altra delle loro intollerabili campagne di odio si diano una calmata: l’Europa è lo spazio dei diritti, delle libertà, della democrazia”.

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