Residenza agricola Santa Lucia, un resort di charme a filiera corta con vini d’eccellenza

Fuori dal mondo, a due passi dal mare. E anche a due passi da Roma. La residenza agricola Santa Lucia è un angolo di Thailandia nel cuore di Maccarese, chi dice Agro romano chi, forse più correttamente, Maremma laziale. Raffaello Coletta, già titolare di Controvento a Fregene, ha realizzato un resort di charme basato su una filiera autosufficiente, dall’Orto alla Tavola all’Alloggio.

Residenza agricola, appunto, perché si trova nel cuore di un’azienda con 6mila metri quadrati tutti certificati bio e altri 4 per la coltivazione di grani antichi per il pane fatto in casa, coltivato, macinato e impastato a chilometro zero. Una vocazione sostenibile contornata da uno scenario di lusso con un tocco esotico, piscina salata e Spa immerse nel verde, idromassaggio, camere e suite di grande eleganza con arredi in legno di Tiglio, senza fronzoli, realizzati da una falegnameria artigiana locale.

Ci si arriva attraverso una stradina bianca, dal nome romantico: Via della Luna. Quello che era un vecchio ovile, tra le altre casette rosse dei coloni artefici della Bonifica, oggi è un’oasi gourmet e di relax. In bicicletta si raggiunge facilmente la spiaggia. Ci vivi, ci mangi, ma ci puoi anche solo fare la spesa, con il box di verdure su ordinazione, raccolte al mattino. Dall’Orto arrivano le verdure, le erbe aromatiche e le spezie per la tavola; insaccati di produzione propria. Materie prime di qualità, sapientemente composte sotto la regia dello chef Alessandro Squicquero, già alla cucina stellata di Romeo Chef & Baker di Cristina Bowerman, dove è stato intercettato e reclutato da Daniele Iubei, executive chef di Santa Lucia.

L’articolo su Nuovo Observer

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