Consiglio Ue: via libera agli incentivi fiscali per le tecnologie pulite

Il Consiglio Ue ha approvato il 10 ottobre le conclusioni sugli incentivi fiscali per promuovere le tecnologie pulite e l’industria, nell’ambito del Clean Industrial Deal dell’Unione europea. Le conclusioni rispondono a una raccomandazione della Commissione sullo stesso tema, pubblicata il 2 luglio 2025.

Il Clean Industrial Deal è una delle iniziative faro del Competitiveness Compass, la tabella di marcia europea per rendere più semplice e veloce fare impresa e garantire la prosperità del continente. L’obiettivo del piano è sostenere la decarbonizzazione industriale e rafforzare il ruolo dell’Ue come polo competitivo e attrattivo per la manifattura, promuovendo tecnologie pulite e modelli di economia circolare.

La raccomandazione della Commissione propone l’utilizzo di incentivi fiscali mirati, in particolare crediti d’imposta selettivi e ammortamenti accelerati, per stimolare lo sviluppo dell’industria pulita nell’Unione. Suggerisce inoltre che tali misure rispettino alcuni principi generali, in modo da garantirne l’efficacia economica, la semplicità amministrativa e la tempestività di applicazione.

Nelle sue conclusioni, il Consiglio sottolinea la necessità di rilanciare la dinamica economica in Europa e di rafforzare competitività e resilienza. In quest’ottica accoglie con favore la raccomandazione della Commissione e le opzioni politiche individuate per raggiungere gli obiettivi del Clean Industrial Deal.

Allo stesso tempo, il Consiglio richiama l’importanza di mantenere gli incentivi fiscali semplici e gestibili per le imprese e per le autorità tributarie, tenendo conto delle differenze tra i sistemi fiscali dei vari Stati membri. Sottolinea che gli incentivi fiscali devono essere considerati come uno degli strumenti possibili all’interno di un mix di politiche in evoluzione, a sostegno dello sviluppo delle energie pulite, della decarbonizzazione industriale e delle tecnologie verdi.

Le conclusioni ribadiscono inoltre che la flessibilità di applicazione è un elemento essenziale. Gli Stati membri – alcuni dei quali dispongono già di misure simili – restano liberi di definire, attuare e modulare gli incentivi fiscali in base alla propria situazione economica, tenendo conto dei possibili impatti di bilancio.

Infine, il Consiglio incoraggia gli Stati membri, con il supporto della Commissione, a valutare l’efficacia delle misure adottate e, se opportuno, a condividere le buone pratiche con gli altri Paesi dell’Unione.

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