Vacherot e Rinderknech in lacrime alla premiazione della finale tra cugini. E il francese si sente male
Due cugini sono meglio di uno. Dice così Arthur Rinderknech sul palco con il premio da secondo classificato. Hanno appena fatto la dedica ai nonni sulla telecamera. Parla tra le lacrime al cugino Valentin Vacherot che lo ha appena battuto nella finale di Shanghai. Ha gli occhi rossi e singhiozza: “Ti voglio tanto bene”. Il cugino che da carneade diventa numero 40 al mondo non resiste e piange. “Ti ringrazio per quello che mi hai fatto vivere, per quello che abbiamo vissuto insieme, per ultimi anni della nostra vita all’università, per aver creduto in me e cambiato come giocatore”.
Vacherot vince a Shanghai, battuto in finale il cugino Rinderknech
Rinderknech crolla a terra
Rinderknech poi non si sente bene, di fatto crolla a terra. Ha bisogno di aiuto. Mentre Vacherot continua a parlare e ringraziare fidanzata e fratellastro-allenatore.
E il cugino viene soccorso. Viene messo seduto. È stravolto, non riesce più a stare in piedi. Lo stress, i crampi, l’emozione, la famiglia, i cugini, la chat di gruppo. Un po’ troppo per restare indifferenti.
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