Evelina Sgarbi torna a parlare del padre: “Mi hanno fatta fuori”. Ma Mara Venier la rimprovera
La figlia di Vittorio Sgarbi, Evelina, torna a parlare del rapporto con il padre a Domenica in, dopo l’istanza presentata al Tribunale civile di Roma con cui chiede per lui delle misure di tutela. “Non mi sarei mai aspettata di vederlo così sfigurato” dice a Mara Venier. Ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma per una grave depressione, sarebbe arrivato a pesare “47 chili”, sostiene la figlia: “Come fa a ridursi così visto che non vive da solo?”, aggiunge, riferendosi alla storica compagna con cui l’ex sottosegretario alla Cultura convive, Sabrina Colle.
Sgarbi: “L’azione di mia figlia mi addolora, arriva dopo un brutto periodo. Sto bene e mi opporrò”
L’accusa di Evelina Sgarbi: “Hanno alzato un muro”
Ma Evelina si dice convinta della scelta e rigetta l’accusa di averlo fatto per un tornaconto economico: “Mi hanno detto che cerco di mettere le mani sul patrimonio, ma io non ho mai pensato di gestire le sue cose. Ho agito nel suo interesse”. Stando alle dichiarazioni della venticinquenne, da tempo sarebbe stata esclusa dalla vita del padre. “Ho sempre avuto un rapporto diretto con lui, finché non ha smesso di rispondermi al telefono”, racconta. Quando Venier chiede cosa sia successo, Evelina si dice sicura che “il cellulare non lo gestisce più lui, l’ho visto con i miei occhi”.
Finché il 3 gennaio, ricorda, “ricevo una chiamata da Sabrina, che mi dice che posso andare a trovarli quando voglio. Ma aggiunge: ‘Siamo qui finché non ci sfrattano, perché non riusciamo più a pagare l’affitto. Tuo padre non è in grado, dovrete occuparvene voi figli’”.
E quando va a trovarlo in ospedale durante il ricovero, “Sabrina mi ferma e mi dice che lo stato di salute di mio padre doveva rimanere segretissimo. Eppure stava già su tutti i giornali”. Stando alla sua ricostruzione, da allora non sarebbe più riuscita ad avere notizie: “Hanno alzato un muro, c’è sempre stato un osteggiamento evidente nei miei confronti. Dopo un mese allora mi sono rivolta all’avvocato Lorenzo Iacobbi: volevamo avere le cartelle cliniche. Ho visionato dei documenti che accertavano che pesava 47 chili, era in un grave stato di malnutrizione”. Venier, però, la rimprovera: “Quante volte sei tornata a trovarlo?”. Lei si difende: “Non è così facile, mi hanno fatta fuori”.
Da lì la decisione di presentare istanza al tribunale per chiedere un amministratore di sostegno: “La depressione ti mina in tutti gli aspetti della vita, ti offusca. Io vorrei la certezza dai medici o da un giudice che lui sta bene e che può prendere decisioni da solo”. Neanche le fotografie uscite poco dopo l’uscita dal Gemelli, in occasione delle elezioni nelle Marche, sono riuscite a tranquillizzarla: “Ci va un bel coraggio a dire che sta meglio”.
Vittorio Feltri: “Anche io non volevo vedere i miei figli”
Non appena Evelina lascia lo studio, Feltri parla in video collegamento della propria esperienza: “Io ho imparato a non scivolare più nella depressione e da allora non sono più stato affetto da questo disturbo terribile della mente”. E ammette di non aver visto i suoi figli durante la malattia: “Ho cinque figli, durante questo periodo non ne ho mai voluto vedere uno. Non volevo che mi vedessero alienato”.
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