Meloni: “A Castel D’Azzano dolore per il sacrificio di chi serve lo Stato”. Cordoglio di Mattarella
“Siamo davanti a una autentica tragedia”, dice il presidente della regione Veneto, Luca Zaia commentando l’esplosione del casolare a Castel D’Azzano, in provincia di Verona, causata da tre fratelli durante uno sgombero. Tre carabinieri sono morti e oltre una decina tra militari e agenti di polizia sono rimasti coinvolti nell’incidente. Erano intervenuti per sgomberare l’abitazione quando c’è stata la deflagrazione. L’intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha appreso “con sconcerto e profondo dolore la notizia della morte dei tre militari” e ha inviato in un messaggio al comandante generale dell’Arma, Salvatore Luongo, contattato anche da Giorgia Meloni: “Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama ancora una volta al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini”, le parole della premer.
Castel d’Azzano, il procuratore di Verona commosso: “Tragedia premeditata, non si può morire così”
“Un’autentica tragedia”, ripete Zaia ai microfoni di Rtl 102.5. Che si sta concretizzando “con un bollettino di guerra”, con tre carabinieri “che perdono la vita in questa maniera. L’operazione era organizzata per lo sgombero di questo casolare anche con le forze speciali dei carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco, ricorda Zaia, “abbiamo capito sinora che l’edificio doveva essere stato saturo di gas e all’apertura della porta c’è stata l’esplosione e il totale crollo del casolare. Il boato è stato avvertito a 5 km di distanza”. Meloni ha voluto anche ringraziare “il personale sanitario e tutti coloro che sono intervenuti con tempestività e professionalità”.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha appreso “con immenso dolore della tragica scomparsa di tre carabinieri”, il luogotenente carica speciale Marco Piffari, del carabiniere scelto Davide Bernardello e del brigadiere capo qualifica speciale Valerio Daprà, che “hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all’ultimo il loro dovere al servizio del Paese”.
È previsto un incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il comandante generale Luongo. “Sembrerebbe che la causa di quello che è successo sia stato determinato dalla saturazione del gas volutamente posto in essere dalla donna che era nella casa e poi dall’innesco da lei fatto volontariamente. C’erano delle molotov ma non so se siano state usate e quanto abbiano concorso alla deflagrazione – ha spiegato il ministro – Quanto accaduto segna la difficoltà di questo lavoro, la pericolosità dietro ogni tipo operazione” ha detto tra l’altro il ministro, parlando di un bilancio “drammatico”.
Condividi questo contenuto: