Drew Struzan, morto l’autore dei poster di Star wars e Indiana Jones. Spielberg: “Il mio preferito”
Drew Struzan, l’illustratore americano considerato il più grande autore di locandine cinematografiche del secondo Novecento, è morto lunedì 13 ottobre all’età di 78 anni. A darne notizia è un post pubblicato sul suo profilo Instagram, nel quale si legge: “È con il cuore pesante che vi comunico che Drew Struzan ci ha lasciati. Ha sempre espresso quanto fosse felice sapendo quanto amavate la sua arte”.
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Un post condiviso da Drew Struzan (@drewstruzanart)
Da anni malato di Alzheimer, Struzan si era ritirato dalla vita pubblica, ma la sua eredità visiva continua a influenzare generazioni di artisti, registi e spettatori. In oltre quarant’anni di carriera ha firmato alcuni dei manifesti più riconoscibili e amati della storia del cinema: le saghe di “Star Wars”, “Indiana Jones” e “Ritorno al futuro”, “I Goonies”, “La cosa”, “Harry Potter e la pietra filosofale”. E ancora: “La corsa più pazza d’America”, “Scuola di polizia”, “Grosso guaio a Chinatown”, “Fievel sbarca in America”, “Hook – Capitan Uncino”.
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Soprannominato “the one-sheet wonder”, ovvero il “mago del poster”, Struzan ha saputo sintetizzare l’anima di un film in un’unica immagine, spesso affollata di personaggi ma sempre bilanciata da una sapiente regia visiva. La sua firma era inconfondibile: tratti morbidi, luce calda, colori avvolgenti e un’intensità espressiva che dava vita ai volti disegnati. Più che marketing, le sue locandine erano arte narrativa.
Il regista Steven Spielberg, che con lui ha collaborato a lungo, lo definì semplicemente: “Il mio artista preferito per il cinema”. E in un omaggio pubblicato dopo la sua morte, ha aggiunto: “Drew ha creato arte-evento. I suoi poster trasformavano i nostri film. Bastava uno sguardo per riaccendere il ricordo di quelle storie e di noi spettatori in quel tempo. Nessuno disegnava come Drew”.
Nato a Oregon City nel 1947, Struzan si forma alla ArtCenter College of Design di Pasadena. Inizia la carriera realizzando copertine per dischi di grandi nomi della musica come Bee Gees, Alice Cooper, Earth, Wind & Fire. Ma è nel 1977 che la sua vita cambia: viene chiamato a collaborare a “Star Wars – Guerre stellari” di George Lucas per 20th Century Fox. Il successo fu clamoroso. Da quel momento, divenne il braccio visivo del cinema d’avventura hollywoodiano, compreso “Blade Runner”; ogni nuovo film importante sembrava passare dalla sua matita.
Persino i registi si sentivano messi alla prova: “Dovevamo quasi essere all’altezza dell’arte che poi avremmo chiesto a Drew di realizzare”, confessò Spielberg. Omaggi da tutto il mondo dell’intrattenimento. Guillermo del Toro ha scritto: “Il mondo ha perso un uomo geniale, un artista supremo. Io ho perso un amico”. Jim Lee, presidente della Dc Comics, ha ricordato: “Un gigante tra giganti. Ha catturato l’emozione dell’infanzia e molto altro”. Per l’artista Marvel J. Scott Campbell: “Ci lascia un’eredità di bellezza che durerà per generazioni”.
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