Nuove linee guida contro la stitichezza cronica: kiwi, acqua minerale e magnesio
Un po’ di movimento e attenzione alla dieta, prediligendo alimenti ricchi di fibre e tanta acqua. Sono queste le indicazioni principali che tutte le persone che soffrono di stitichezza si sono sentite dire per cercare di risolvere il problema. Consigli validi? Sì e no, secondo i ricercatori del King’s College di Londra che, terminata la revisione sistematica degli studi in merito, hanno stilato delle nuove linee guida: sì a kiwi e prugne disidratate in abbondanza tutti i giorni, a tanta acqua minerale e ad alcuni integratori. Ecco le nuove dritte sulla stitichezza cronica, già adottate dalla British Dietetic Association e pubblicate in contemporanea sulle riviste Journal of Human Nutrition & Dietetics e Neurogastroenterology & Motility.
Le giuste fibre, la giusta acqua
La commissione multidisciplinare di esperti del King’s College ha passato in rassegna tutti i 75 studi scientifici randomizzati controllati che nel tempo hanno valutato l’efficacia di diverse soluzioni dietetiche per la stitichezza cronica – condizione che in genere viene definita sulla base della ridotta frequenza dell’evacuazione (meno di 3 volte in settimana) e della difficoltà ad evacuare – e ne ha ricavato 59 raccomandazioni, specificando per ciascuna la “forza” in termini di evidenza scientifica.
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Fibre sì, ma quali?
Quello che è emerso è che non ci sono prove così convincenti sull’efficacia di consigli come aumentare l’apporto di fibre generiche alla propria dieta o bere di più. Gli scienziati britannici, invece, hanno riscontrato un maggiore impatto positivo sulla stitichezza dell’assunzione di fibre da kiwi (anche tre al giorno) o in alternativa da prugne disidratate (anche 8-10 al giorno), o anche un po’ di pane di segale, alimenti che trattengono acqua nell’intestino facendo aumentare di volume le feci, che risultano anche più morbide, stimolando i movimenti intestinali.

Acque minerali ricche in magnesio
Un’altra raccomandazione è quella di bere sì tanta acqua, ma meglio se ricca di minerali, in particolare di magnesio. Anche gli integratori di ossido di magnesio, infatti, si sono dimostrati efficaci nella stitichezza cronica: hanno un effetto lassativo e diminuiscono sintomi come i dolori al basso ventre e il gonfiore addominale. Prodotti da banco a base di fibre di psyllium (derivate dai semi di piante del genere Plantago) così come alcuni specifici probiotici possono contribuire a combattere la stitichezza, mentre per tanti altri integratori non esistono prove di efficacia consolidate.
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Servono più ricerche
Un dato evidenziato dagli esperti è che di fatto la qualità complessiva degli studi disponibili è scarsa: alcuni approcci dietetici e di integrazione hanno mostrato una certa efficacia, ma in generale le indagini si concentrano su singoli interventi e non su approcci dietetici completi. “Una dieta ricca di fibre offre molti benefici per la salute generale ed è una delle raccomandazioni più diffuse per la stitichezza – ha commentato Eirini Dimidi, tra gli esperti che hanno redatto le nuove raccomandazioni – Tuttavia, le nostre linee guida hanno rilevato che non ci sono prove sufficienti a suggerire che funzioni effettivamente per la stitichezza. Invece, la nostra ricerca rivela alcune nuove strategie dietetiche che potrebbero davvero aiutare i pazienti. Allo stesso tempo, abbiamo urgente bisogno di più studi di alta qualità per rafforzare le prove su ciò che funziona e ciò che non funziona”. Essere in grado di migliorare questa condizione attraverso cambiamenti nella dieta, concludono, permetterebbe alle persone di autogestire maggiormente i propri sintomi e di migliorare la propria qualità di vita.
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