Brian Cox, patriarca di “Succession”, debutta da regista: “Mai avrei pensato di farlo alla mia età”
Alla soglia degli 80 anni, che compie nel giugno del prossimo anno, l’attore Brian Cox – una lunga carriera d’interprete prima di esplodere con la popolarità grazie alla serie Succession –debutta da regista con Glenrothan. Alla Festa di Roma oggi è il giorno di un doppio esordio, due attori scozzesi che si misurano per la prima volta con la regia: oltre a Cox passa California scheming di James McAvoy (Espiazione, X-men, L’ultimo re di Scozia), storia vera di due amici scozzesi che sognano di diventare rapper e arrivano a Londra sognando un futuro nell’hip hop ma dopo un provino andato male, in cui il loro accento viene prese in giro, decidono di trasformarsi in due rapper californiani appena sbarcati in Gran Bretagna.
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“Non avevo mai pensato di passare dietro la macchina da presa – ha spiegato Cox alla conferenza stampa – Alla mia età non avrei mai pensato di dirigere un film. Non ho cercato io il film ma è il film che ha cercato me. Ho pensato ‘questa sarà l’unica occasione che ho di farlo per il cinema’, per il teatro ho già diretto ma farlo per il grande schermo è un gioco completamente diverso. Sono stanco del cinema concettuale mi interessa la storia questo è sempre più ignorato a meno che si parli di qualcosa fatto da un genio come Guillermo Del Toro come Frankenstein che è un film brillante. Io non sono così visivo ma conosco i rapporti degli esseri umani e quello mi interessava di questa storia oltre agli scenari che sono bellissimi come lo è la Scozia, senza togliere niente all’Italia. Che è magnifica”.
Glenrothan è una storia dolceamara ambientata in una cittadina nel cuore delle highlands scozzesi. Protagonisti sono due fratelli divisi da rancori familiari e anni di lontananza, sono l’immenso Alan Cumming (Cabaret, Spy kids) e lo stesso regista su un testo dello sceneggiatore scozzese David Ashton. Cox è Sandy, il fratello maggiore che per per tutta la vita si è occupato della distilleria di whiskey di famiglia, Cumming è il fratello minore Donal, che quasi quarant’anni prima, dopo una lite con il padre e uno scontro con il fratello, se n’è andato in America e si è dedicato alla sua passione, il jazz. Adesso la salute e gli affari declinano e Sandy ha bisogno dell’aiuto del fratello minore.
Cox per la verità si sente più simile al fratello minore, “ironicamente sono più come l’altro fratello, quello che va via. Sono stato lontano dalle mie radici per tanto tempo. Ho lasciato la Scozia per andare a studiare recitazione a Londra. È un film che parla di legami familiari e sono stato molto felice del fatto che uno spettatore al Toronto film festival dopo aver visto il film ha detto che voleva rimettersi in contatto con suo fratello con il quale non si parlava da tanti anni. Se il film fa questo vuol dire che funziona”.
“Il film è una lettera d’amore alla Scozia, sono cresciuto con il cinema scozzese basti pensare a Trainspotting ma volevo fare un film che parlasse di persone di cui solitamente non si parla, la borghesia scozzese che cercando di andare avanti con le loro vite. Sono stato fortunatissimo ad avere Alan Cumming che è fantastico. – ha detto Cox – Non siamo stati trattati bene noi scozzesi. Abbiamo dovuto guadagnarci la nostra indipendenza. Volevamo il federalismo: Scozia, Irlanda e Galles dovrebbero poter avere una voce più forte nel rapporto con la Gran Bretagna: oggi manca una vera connessione”.
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E sulla famiglia – tema centrale del film come lo era ovviamente anche nella serie che gli ha dato la popolarità – dice: “Invecchiando ho imparato ad apprezzarla di più. Lo scorso anno è morta una delle mie sorelle, ne ho tre, la maggiore ha 94 anni, le parlavo l’altro giorno e le dicevo ‘sei in una posizione unica’. Mio padre è morto quando io avevo 8 anni e mia mamma ha avuto una serie di esaurimenti nervosi, io dai 9 ai 12 anni sono stato solo ma avevo queste tre sorelle maggiori che aleggiavano sopra di me. Non hanno mai interferito, tornavo con le mie chiavi, se mi sentivo solo andavo da mia sorella che viveva con il marito e i due figli in due stanze e aveva il bagno in comune sulle scale. Questa è stata la mia infanzia però mi sentivo libero e mi ha fatto crescere”.
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