De Laurentiis: “Il Maradona semicesso. In serata Champions Inter e Milan incassano 14 milioni noi 3”

“L’attuale stadio del Napoli è un semicesso”. Lo ha dichiarato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, durante il “Football Business Forum” all’Università Bocconi di Milano, organizzato da La Gazzetta della Sport e Sda Bocconi parlando dell’impianto “Maradona”.

“Quando venne Ancelotti – ricorda il presidente del Napoli – riuscimmo a mettere un posto un po’ di cose. Il Paris Saint-Germain paga la stessa cifra che paga il Napoli al Comune, ma loro hanno in esclusiva lo stadio con cui fatturano più di 100 milioni anno. Il Napoli paga la stessa cifra per avere lo stadio un giorno prima dell’evento, durante la partita, pulirlo e riconsegnarlo il giorno dopo. Abbiamo uno stadio con una pista d’atletica che non è il massimo, con un fossato che distanzia ancora di più lo spettatore. Abbiamo un grosso handicap, ovvero gli ‘italian politics’ che, indecentemente, sono diventati i più grandi nemici del calcio, se capissero che ci sono 25 milioni di possibili elettori, forse questi signori cambierebbero le idee”.

Ancora sullo stadio: “Devo impiegare sei anni per costruire il Maradona, dovrei giocare il campionato mentre si fanno i lavori settorialmente, con un impatto economico non trascurabile, quando Milan e Inter incassano 14 milioni di euro in una serata di Champions League mentre noi, in quel cesso del Maradona, arriviamo a 3 milioni. Poi io devo essere competitivo e investire per non fare brutte figure contro Milan e Inter”.

De Laurentiis ne ha anche per Fifa e Uefa. “Il signor Ceferin e il signor Infantino devono stare attenti – il monito -, rischiano di ridurre il livello dei campionati nazionali: sono molto preoccupato, abbiamo giocatori da noi acquistati, che percepiscono lo stipendio da noi, ma che giocano per la nazionale, ritornano distrutti e non ci vengono rimborsati. Tutto ciò va regolamentato altrimenti tra 5-6 anni rimarranno Milan, Inter, Juventus, Napoli e Roma. Ma allora che costruiamo a fare nuovi stadi se poi il sistema sta per crollare?”.

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