“Pluribus”, se la felicità è un virus. La nuova serie dal creatore di “Breaking bad”

Carol è la persona più infelice al mondo, anzi l’unica infelice. Vive in un mondo dove la tristezza è bandita e la felicità è un virus che ha infettato l’umanità. Tutti sono a sua disposizione, ogni suo desiderio è un ordine, da una colazione a cinque stelle a un jet a sua disposizione (ma anche una granata che lei chiede per provocazione). Peccato che niente di questo la soddisfi o la renda felice.

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È arrivata la nuova serie di Vince Gilligan, il creatore di Breaking bad. I primi due episodi sono arrivati ieri su Apple tv seguiti da nuovi episodi ogni settimana fino al 26 dicembre. Carol è interpretata da Rhea Seehorn, che ha ottenuto due nomination agli Emmy per il suo ruolo in Better Call Saul. Carol Sturka (Seehorn) ha una vita felice: una carriera di successo come scrittrice di romanzi rosa, una certa fama e una moglie che la ama, Helen (Miriam Shor). Eppure, è infelice. All’improvviso, il mondo come lo conosce Carol scompare, non con una guerra o una pandemia, ma con un sorriso. Tutti sulla terra sono ora in un felice stato di coesistenza dopo che un evento misterioso unisce le menti di quasi tutti nel mondo. Ma è un’utopia o una distopia? Una cosa è certa: Carol si sente molto sola in questa strana nuova realtà.

“Pluribus”, la nuova serie dal creatore di “Breaking bad” – trailer

Il titolo della serie viene da un motto latino che gli americani hanno ereditato: E pluribus unum, Da molti, uno. Il titolo è venuto in mente al creatore della serie come per epifania, ma ritenendo che forse fosse arrivato un po’ troppo facilmente, ha provato centinaia di altri possibili nomi prima di tornarci. “Ora non riesco a pensare a un titolo migliore” ha commentato. L’idea per questa storia così originale è venuta a Gilligan otto anni fa, mentre stava lavorando alla sceneggiatura di Better Call Saul. “Dopo pranzo stavo facendo una passeggiata nel quartiere e fantasticavo su un personaggio che otteneva tutto ciò che desiderava – ha raccontato – La storia è nata riflettendo sulla realizzazione dei desideri, ma la cosa interessante della realizzazione dei desideri è che sono esattamente l’antitesi del dramma. Così mi sono chiesto: ‘Come si fa a realizzare una serie su persone felici?’ Ci sono voluti anni e anni di vagabondaggio e scrittura prima di essere pronto a presentarla”.

La serie è stata scritta appositamente da Gilligan per Rhea Seehorn con cui aveva lavorato per le sei stagioni di Better call Saul dove interpretava la compagna di Odenkirk. “Carol è una persona profondamente insoddisfatta di sé stessa e non si fida di nessuno – ha spiegato Seehorn – Interpretare Carol è stato molto divertente e una vera sfida. Non ha affatto il controllo di sé, il che è stato molto interessante, in contrasto con il mio precedente ruolo di Kim Wexler. Carol è molto emotiva, molto intelligente, ma non si lascia sfuggire nulla. Non è un ambito – nemmeno ai tempi del teatro – che ho mai potuto esplorare”.

Sebbene tecnicamente Pluribus appartenga al genere distopico con uno sfondo post apocalittico, anche se di un’apocalisse della felicità, quella di Gilligan è una serie indefinibile che sfugge alla catalogazione sotto un genere.”Sono orgoglioso del fatto che questa serie sia molto diversa da Breaking Bad o Better Call Saul –ha dichiarato lo sceneggiatore e regista (lui ha diretto i primi due episodi) – Non potrei essere più orgoglioso di quelle due serie, ma sono altrettanto orgoglioso del fatto che Pluribus sia molto diversa quei due titoli. Ma altrettanto divertente, almeno per me! Questa serie è anche più positiva e potenzialmente più ricca di speranza rispetto alle altre. Qualcosa di cui credo abbiamo molto bisogno nel mondo di oggi. Spero che piaccia alla gente. È stata una stagione divertente e non vedo l’ora che arrivi la seconda”. Sì perché – come avviene sempre più raramente – Pluribus è già stata rinnovata prima della messa in onda.

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