Buonfiglio chiede più soldi per il Coni “Basta conflitti con governo e Sport e Salute”
“Abbiamo trascorso un periodo un po’ conflittuale in questi anni, tra Coni, Sport e Salute e governo. Il nuovo piano operativo sarà condiviso. Il primo obiettivo di quel programma è la condivisione dei compiti operativi che assume il Coni, che sono la preparazione olimpica, la formazione, lo sviluppo del territorio. Una volta che hai definito bene il tuo ambito operativo, devi confrontarti con le altre due parti per condividere insieme tutto”: lo ha spiegato il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, intervenuto durante la settima edizione di ‘Sport Industry Talk – L’economia dello sport’, organizzata da Rcs Academy. “La ripartizione dei fondi? Oggi il sistema di distribuzione si basa all’80% su quello che fu deciso 10 anni fa quando c’erano 41 Federazioni. Una parte dovrà essere a discrezione di chi eroga, ma sentito anche il Coni, visto che cura la preparazione olimpica e una parte dei contributi è dedicata alla preparazione olimpica. Poi anche noi sportivi dovremo essere più innovativi, per arrivare ad una condivisione”, ha concluso Buonfiglio. Il n.1 dello sport italiano la prossima settimana, giovedì 26 novembre, presenterà al Salone d’onore il piano operativo quadriennale del Coni: invitati i ministri Giorgetti e Abodi, oltre a tutto il mondo dello sport. Il Coni ha bisogno di maggiori fondi, quelli che ha non bastano più per tener fronte ai tanti impegni: lo ha ricordato più volte Buonfiglio, con garbo istituzionale. La situazione economica d’altronde non è più florida come in passato: in occasione dell’ultimo consiglio nazionale, presente anche Abodi, il segretario generale, Carlo Mornati, ha presentato la rimodulazione del bilancio 2025 e il budget 2026. “Due bilanci importanti, complessivamente di 35 milioni di perdite, coperti dal patrimonio, ma questa è la programmazione che fa oggi il Comitato con il contributo minimo garantito di 45 milioni”. Troppo pochi 45 milioni, ormai. Daria Perrotta, presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, ha spiegato come “emerge la necessità di rivedere gli elementi che hanno portato alla definizione del contributo pubblico riservato al Coni. Ci auguriamo che nel modello di finanziamento dell’Ente ci si renda conto delle sfide che dovrà affrontare”. Bisognerà convincere soprattutto Giorgetti. In tutto questo, aiuta di sicuro il rapporto di collaborazione che c’è fra Coni, governo e Sport e Salute. “I rapporti col Coni? Ho cercato sempre di andare d’accordo con tutti, i rapporti sono cordiali e chi ricopre cariche ha il dovere di collaborare sempre. I rapporti sono ottimi, stiamo lavorando insieme e ci vedremo a brevissimo per il bene dello sport”, lo ha detto il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. “I grandi eventi internazionali sportivi rappresentano manifestazioni che hanno ricadute economiche, infrastrutturali e sociali. L’America’s Cup e gli Internazionali di tennis, oltre agli Europei di calcio del 2032 in quanto proprietari dello stadio Olimpico, sono manifestazioni che hanno diverse caratteristiche, ma tutte impattano in primis sull’impiantistica, sulla rigenerazione dei territori e dei tessuti sociali e sul piano economico. C’è un mercato di grandi eventi sportivi con competizione altissima”.
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