Play-off mondiali: Svezia e Romania da evitare, Polonia la più insidiosa per l’eventuale finale

Una volta l’Italia del calcio arrivava senza problemi ai Mondiali, e semmai si rammaricava di non vincere in Galizia (si, parliamo del trionfale Mundial 82) un girone che sembrava facile ma che invece non lo era, finendo nelle fauci di Argentina e Brasile al posto di quelle più rassicuranti di Belgio e Unione Sovietica. Ora invece si guarda al sorteggio di Zurigo, dove gli azzurri conosceranno il primo ostacolo (si spera vivamente che ce ne sia un altro in finale) verso il mondiale americano. In generale, si avverte una certa paura con sfumature di terrore per quella che una volta sarebbe stata una formalità.

Premesse da paura

La premessa sono le scottature più o meno recenti e per nulla guarite. L’Italia ha una Nazionale che è stata eliminata da Svezia e Macedonia del Nord dagli ultimi due mondiali, che ha preso 4 gol da Israele e faticato a farne due alla Moldova. Quindi una scala di difficoltà delle possibili rivali non è semplicissima da fare. Altra avvertenza: gli spareggi si giocano a marzo 2026, quando i valori attuali potranno essere stravolti. Vale per l’Italia, ma anche per le altre.

Le avversarie vengono dalla Lega C di Nations League…

Partiamo dalla semifinale. Tre delle quattro possibili rivali, Irlanda del Nord, Svezia e Macedonia del Nord, (all’appello manca solo la Romania) hanno eliminato gli azzurri prima dei tre Mondiali a cui non siamo riusciti a qualificarci (nel 1930, invece, l’Italia non partecipò per scelta) ma qui non conta il passato. Tutte hanno in comune il fatto di aver vinto il girone di Nations League, ma in Lega C, per capire il livello.

Svezia dal gioco deprimente, ma è quella da evitare

Nelle qualificazioni mondiali, la Svezia è la squadra che ha fatto peggio nel suo girone: due pareggi con la Slovenia e poi quattro sconfitte contro Svizzera e Kosovo, una qualità di gioco deprimente. E’ però forse quella maggiormente da evitare. Innanzitutto ha un nuovo ct, l’inglese Graham Potter (un mago a Brighton cacciato malamente dal Chelsea), e alcuni elementi di qualità, soprattutto nel reparto offensivo: Isak (che al Liverpool ha smarrito la vena esibita al Newcastle), Gyokeres (che il suo lo sta facendo anche all’Arsenal), Kulusevski, abbastanza costante al Tottenham. Non vince una partita da giugno (in amichevole) e un match ufficiale dal 19 novembre 2024, 6-0 all’Azerbaigian. E’ comunque l’avversaria da evitare maggiormente tra le quattro. Non si sa mai, i suoi talenti potrebbero risvegliarsi dal letargo.

Romania con parecchie insidie

L’altra da evitare è la Romania. A parte la presenza in panchina di un santone vero come Mircea Lucescu, al quale anni (80) ed esperienza non mancano, è stata l’ultima ad arrendersi: stava vincendo in Bosnia e aveva il secondo posto in tasca, poi è stata rimontata nel finale anche perché il buon Dragus si è beccato un rosso appena entrato in campo per avere quasi decapitato Dzeko. I romeni sono dunque passati in quarta fascia. Genialoidi come Man, Mihaila e Hagi jr non vanno però sottovalutati.

Irlanda del Nord e Macedonia del Nord, si può fare

Più abbordabile l’Irlanda del Nord: ha vinto due partite con il Lussemburgo e ha battuto in casa la Slovacchia. Nel recentissimo palmares, anche una sconfitta immeritata subita in casa con la Germania. La cosa buona è che la partita si giocherebbe comunque in Italia, particolare importantissimo. La squadra di O’Neill a Windsor Park gioca a ritmi molto alti, secondo antiche tradizioni. Fuori casa cambia colore, piazzando spesso e volentieri catenaccioni di un calcio che fu.

Momentaccio invece per la Macedonia del Nord, che ha appena preso 7 gol dal Galles nella partita in cui doveva difendere il pareggio per restare seconda. I balcanici hanno comunque imposto due pareggi al Belgio e questo conferisce loro una qualche credibilità.

E se l’Italia va in finale? Ecco in ordine le squadre da evitare

Facciamo ora una graduatoria sulla squadra da evitare in una eventuale finale, tenendo presente che qui sarà molto importante il fattore campo (anche questo sarà determinato a Zurigo).

Prima tra tutte, la Polonia di Lewandowski. Doveva essere testa di serie, poi è scivolata in seconda fascia per colpa della Danimarca sconfitta in Scozia. Pericolosissima, anche per questioni ambientali, se affrontata fuori casa.

L’Irlanda, non tanto per i valori tecnici piuttosto modesti, quanto per l’entusiasmo indescrivibile che la sta accompagnando. Praticamente eliminata a due gare dal termine, ha battuto il Portogallo 2-0 e poi si è andata a prendere l’unico risultato possibile, la vittoria, in Ungheria segnando il gol della vittoria con Parrott (tripletta, nuovo eroe nazionale) al 96’.

La Bosnia ha rischiato di essere eliminata (stava perdendo dalla Romania), ma ha anche sfiorato il colpo in Austria, dove è stata raggiunta solo nel finale con un gol piuttosto casuale.

La Slovacchia, che ha battuto la Germania in casa prima di essere brutalizzata 6-0 nell’ultima gara dagli stessi tedeschi: ha un ct italiano, Calzona, che ci conosce bene e una nazionale che ci eliminò nel 2010 nel girone in Sudafrica.

L’Albania ha vinto in Serbia 1-0 ma in casa ha fatto 0-0. Ha pure faticato a vincere in Andorra (sempre 1-0).

La Repubblica Ceca è stata regolare ma il suo girone non era impossibile (seconda dietro la Croazia e davanti alle Faroe). Ha comunque subito 5 gol dalla Croazia e ha perso fuori casa con le Faroe. Giocatore di spicco, l’ex Roma Schick (4 gol nelle qualificazioni).

Il Galles si è ripreso con i 7 gol alla Macedonia. Pericoloso soprattutto se affrontato a Cardiff, perde tantissimo fuori casa.

Il Kosovo è andato molto bene nel girone di qualificazione, ma ha battuto Slovenia e Svezia che hanno deluso. Il ct è Franco Foda, ex allenatore dello Sturm Graz ed ex ct austriaco, tedesco figlio di un emigrato italiano originario di Vittorio Veneto.

L’eventuale finale migliore per l’Italia

Previsione migliore: finale in casa la vincente di un eventuale incrocio Galles-Kosovo.

L’eventuale finale peggiore per l’Italia

Previsione peggiore: finale fuori casa contro la vincente di un eventuale incrocio Polonia-Irlanda.

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