Il ritorno di Ignazio Marino: il “marziano” sogna le Europee per mettere pressione al Pd da sinistra
Il ritorno del marziano: Ignazio Marino candidato alle Europee tra le liste di Europa Verde e Sinistra Italiana unite nell’alleanza con le reti civiche.
Ambientalismo, rigenerazione urbana e sociale, sanità pubblica e diritti civili, pace in Ucraina e via libera in Palestina alla soluzione di due stati e due popoli, con l’Ue a fare da garante: il nome di Marino spariglia le carte a Roma e mette pressione al Pd capitolino.
Non c’è ancora l’ufficialità, anzi da Sinistra Italiana e da Europa Verde non confermano. Ma neanche smentiscono: il segretario regionale di Sinistra Italiana Danilo Cosentino chiede discrezione, bocche cucite dal portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.
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La paura di bruciare tutto è forte e i giochi non sono ancora fatti. Ma la voce gira con insistenza anche fra i circoli del Pd capitolino che adesso teme di dover affrontare la sua nemesi: il ritorno del “grande incompiuto”, l’ex sindaco di Roma.
Del resto alle prossime elezioni europee in programma sabato 8 e domenica 9 giugno la sinistra punta sui sindaci. Il nome di Marino andrebbe a fare il paio con la candidatura ormai certa nel sud Italia di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e cavallo di razza dell’alleanza del cocomero, verde fuori e rosso dentro.
«Le nostre candidature avranno come punto di riferimento la pace e il bisogno di portare in Europa un punto di vista diverso da quello attuale, più vicino ai reali bisogni delle persone ma senza sfociare nel populismo e nel vento di destra che purtroppo sta prendendo quota in tutti i paesi», spiega Danilo Cosentino segretario regionale di Sinistra Italiana.
L’identikit tracciato corrisponde perfettamente all’ex sindaco di Roma, figura di sintesi per le anime della sinistra deluse dalla linea di Elly Schlein e per ambientalisti e radicali delusi dall’accordo della Bonino con Renzi. Fratoianni, Bonelli e persino l’ex caudillo della sinistra romana, Massimiliano Smeriglio, sanno bene che Marino fa da collante a queste anime della sinistra e dell’ambientalismo, a cominciare da temi delicati per Roma come il termovalorizzatore, l’urbanistica e la gestione delle spiagge. Infine con l’ex sindaco la sinistra acquisterebbe peso rispetto al Pd di Gualtieri: al momento l’Alleanza del cocomero vanta un unico assessore fra i Municipi, Guglielmo Calcerano che gestisce i Lavori Pubblici a Ostia e sul litorale.
Il nome di Ignazio Marino fa gola in questa tornata elettorale. Un paio di mesi fa Michele Santoro ha contatto il chirurgo, suo amico personale, per sondare il terreno. Ma a quanto sembra, non se ne fece più nulla.
Ma l’ex sindaco, carattere forte e indomito, ha abituato tutti a colpi di coda improvvisi. Anche per questo le bocche rimangono cucite. Le prossime settimane saranno decisive: a metà aprile Fratoianni, Bonelli e Smeriglio presenteranno le liste. Marino sarebbe al collegio dell’Italia centrale ma deve misurarsi con la concorrenza di Smeriglio, che a Roma può contare sul serbatoio della sinistra radicale come Ostiense, Garbatella e Tor Marancia, guidato dal suo delfino Amedeo Ciaccheri.
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