Bridget Jones, un amore di statua tutta per lei
LONDRA
Nei dintorni del Big Ben ci sono tanti monumenti a eroi del passato: Riccardo Cuor di Leone, Winston Churchill, l’ammiraglio Nelson. Ma adesso nel cuore di Londra ce n’è uno dedicato a un’eroina del presente, immaginaria per di più: Bridget Jones. Il personaggio dei romanzi e dei film omonimi che da tre decenni incarna la single del nostro tempo: a volte inquieta, spesso piena di dubbi, comunque sempre pronta a difendere la propria identità di donna libera, autonoma, in cerca del proprio destino.
Ma che sorpresa, Bridget Jones! Piaci anche alla Gen Z
L’hanno inaugurato Helen Fielding, che l’ha creata in una serie di bestseller tradotti in quaranta Paesi, e Renée Zellweger, che l’ha interpretata al cinema. La statua ha le sue fattezze: «È molto carina, più di me», dice l’attrice ai giornalisti. «È vestita come la Bridget Jones degli inizi della saga, ma ha il fisico della Bridget più recente», commenta la scrittrice sull’abbigliamento e l’aspetto della scultura.

Renée Zellweger: “Bridget Jones mi ha insegnato ad abbracciare il caos. Lei trionfa, non molla mai”
La statua fa compagnia ad altre erette recentemente a Leicester Square, raffiguranti l’orsetto Paddington, Harry Potter e Charlie Chaplin. L’obiettivo è consolidare le credenziali del luogo come filiale londinese di Hollywood: la piazza ospita quattro cinema multisala e la maggior parte delle locali prime cinematografiche con il tappeto rosso. Nel caso di Bridget Jones, la bronzea raffigurazione celebra l’indomito spirito sbocciato dalle pagine dei libri e reso ancora più popolare dal grande schermo. «Il suo successo varca i confini dell’Inghilterra perché molte donne possono riconoscersi in lei», afferma Fielding. «Dipende dal gap tra come siamo veramente e l’immagine che ha di noi il prossimo. Bridget piace perché non ha superpoteri, non è perfetta come Mary Poppins, non è dotata di una magica seduzione. Ma è gentile, vuole bene ai suoi amici e sa ridere dei propri difetti. Una capacità importante quando nacque, negli anni Novanta delle top model magrissime, e cento volte più necessaria oggi, nell’epoca di Photoshop, selfie e social».
Il doppio anniversario di Bridget Jones
Nel quarto film della serie, Bridget Jones: Mad About the Boy ( Un amore di ragazzo nella versione italiana), uscito nel Regno Unito lo scorso giugno, la protagonista ha due nuovi pretendenti, interpretati da Leo Woodall e Chiwetel Ejiofor, al posto di Hugh Grant e Colin Firth negli episodi precedenti. È possibile che ce ne sarà un quinto. La scrittrice riconosce che il monumento alla sua eroina non sarà necessariamente ancora in piedi fra tre secoli: «Non è la colonna di Nelson a Trafalgar Square. Ma è bello che Bridget Jones significhi qualcosa per le donne di questo Paese». E non solo di questo.
Condividi questo contenuto:



