Buon compleanno Rimmel con De Gregori su Robinson
Francesco De Gregori non è l’artista che ama promuovere le sue opere, anche quando sono riconosciuti capolavori come Rimmel, un disco che oggi festeggia cinquant’anni. Potrebbe cavarsela con frasi di circostanza, andare a riprendere aneddoti più o meno noti, indulgere sui brani più amati dal pubblico, spiegando una volta per tutte che Buonanotte fiorellino è una canzone d’amore scritta per una persona speciale (oppure che racconta, al contrario, la fine di una storia?). Invece no. Prima di tutto, guai a parlare di poesia per le sue canzoni: «I poeti che brutte creature», dice non a caso ne Le storie di ieri, un brano che lo stesso De André aveva apprezzato così tanto nel periodo della loro collaborazione in Sardegna da inserirlo nel suo Volume 8, facendola uscire prima della versione di De Gregori in Rimmel. Solo che De André cambia la frase in «i poeti che strane creature». Sembra solo un particolare, invece, riflettendoci, è un segnale preciso: Francesco De Gregori è una nave pirata, come dice in un altro verso della stessa canzone e tale è rimasta, e questa non pacificazione è una cifra della sua grandezza. Proprio come Battiato, che odiava essere chiamato “maestro”, De Gregori, se proprio si deve, nella triade di Arbasino “giovane promessa (periodo pre-Rimmel), solito stronzo (mai stato), venerato maestro (forse da Titanic in poi)” propende per la penultima definizione, come raccontava in un impeto di cattiveria iconoclasta («vengono perdonate troppe cose quando uno è considerato un “venerato maestro” ma questo è sbagliato, preferisco essere il solito stronzo)».
Francesco De Gregori: “Benvenuti all’ultimo live di noi, quattro cani per strada”
Ecco allora perché, nonostante la sua immensa fama, Rimmel, ieri come oggi, rimane un disco “segreto”, impossibile da definire e per questo magico: un ascolto non è mai uguale all’altro, le immagini e le emozioni si affastellano in maniera sempre diversa e inaspettata. Persino le musiche sembrano scivolare ogni volta in luoghi inascoltati, il che ha dell’incredibile: «Sono piene di errori», dice lui. Però non li ha voluti ricorreggere: non ha rieditato Rimmel, risuonandone le parti sbagliate come oggi usa. Chi lo ricomprerà lo ritroverà nella sua meravigliosa edizione analogica, peraltro ai tempi realizzata di nascosto dalla sua stessa casa discografica. Paradosso dell’epoca: lo avrebbero voluto più “cantautore”, chitarra, voce e poco altro. Lui invece voleva un disco fatto da una vera band. Se volete sapere come andò a finire, leggete l’intervista su Robinson in edicola da domani.
Ecco dunque perché di Rimmel De Gregori non fa la solita celebrazione ma piuttosto una “non celebrazione”. Dove però c’è una sorpresa che ha dell’incredibile, perché dal 1975 nessuno o quasi ha avuto modo di ascoltare quelle canzoni come erano sul disco: De Gregori le ha più volte cambiate, a volte rendendole irriconoscibili. Perché? Perché, ma non è lui a dirlo, un vero artista non è lì per compiacere il pubblico suonando a comando (lo cantava anche Bennato: «Non sono un juke-box») e di questo dovremmo essere riconoscenti, soprattutto in un’era in cui molti fanno qualsiasi cosa tranne che suonare. Oggi che tutto è diventato una experience, ovvero una trovata di marketing per definire il nulla, pochi artisti come De Gregori vanno in una direzione diversa. Il che vuol dire che, se ieri quelle canzoni non le ha mai suonate come il pubblico avrebbe voluto, oggi invece ha deciso di farle, non cercando nuove tecnologie ed effetti speciali, ma proprio invece come erano cinquant’anni fa. Un po’ come ha fatto per la nostra intervista, escludendo nella maniera più totale che avrebbe voluto parlare di politica, di società e men che meno dell’argomento più tabù, ovvero il famoso “processo a De Gregori” che determinò una lacerazione insanabile per molto tempo, mentre poi, in maniera inaspettata, ha invece deciso di farlo in maniera dettagliata e profonda. Evviva i pirati.
Robinson sarà in edicola a partire da domenica 3 agosto per tutta la settimana.
Condividi questo contenuto: