Klimt da record, il ritratto di Elizabeth Lederer venduto a 236 milioni di dollari. È la seconda opera più costosa di sempre
Il ritratto di Elizabeth Lederer, dipinto di Gustav Klimt, è stato battuto da Sotheby’s per 236 milioni di dollari (204 milioni di euro). Un record per l’artista e la seconda opera d’arte più costosa di sempre in un’asta. Che ha inaugurato il nuovo quartier generale nel Breuer Building su Madison Avenue.
Il ritratto della figlia del mecenate di Klimt, commissionato dai genitori nel 1914, era stato acquistato dal magnate dei cosmetici Leonard Lauder, morto lo scorso giugno, nel 1985 dalla galleria Serge Sabarsky. Il ritratto di Elizabeth è il primo di tre Klimt inclusi nell’asta della collezione Lauder.
Il record
È diventata la seconda opera d’arte più costosa mai venduta all’asta. Solo il “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci ha raggiunto un prezzo più alto, aggiudicato per 450 milioni di dollari (all’epoca circa 380 milioni di euro) a New York nel 2017.
La storia
Sei offerenti si sono contesi per 20 minuti l’opera del pittore capofila della secessione viennese, il dipinto raffigura la figlia del principale mecenate di Klimt in un abito imperiale cinese bianco, su uno sfondo di un arazzo blu con motivi di ispirazione asiatica. Il nome dell’acquirente non è stato rivelato dalla casa d’aste.
Come questo dipinto, i grandi ritratti a figura intera realizzati dall’artista austriaco durante il suo periodo più importante (tra il 1912 e il 1917) sono “estremamente rari”, ha spiegato Sotheby’s. La maggior parte figura all’interno di collezioni museali, pochissimi sono detenuti da collezionisti privati. Il “Ritratto di Elisabeth Lederer” (1914-16) fu confiscato dai nazisti prima di essere recuperato dalla famiglia del soggetto, e venne acquistato dal figlio dell’imprenditrice Estèe Lauder negli anni ’80.
Le vendite
La vendita record arriva in un momento in cui i ricavi globali delle aste di opere d’arte sono diminuiti del 33,5% nel 2024, attestandosi a 9,9 miliardi di dollari, il livello più basso dal 2009, secondo il rapporto annuale di Artprice pubblicato a marzo. Le ragioni di questo calo, oltre a un clima economico difficile, includono la mancanza di opere di alto valore.
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