Monfalcone Geografie, le nuove rotte del vivere. Con Susanna Tamaro, Giacomo Poretti e uno spazio per i ragazzi
Geografie scompaginate. Mondi che perdono la bussola, tensioni che mettono sotto scacco il pianeta, fra crisi ambientale e confini che si sfilacciano, conflitti vicini e lontani che si respirano oggi anche da un continente all’altro. Mai come oggi è urgente delineare e comprendere i cambiamenti in atto, sapendo che il tempo è globale e che ogni latitudine geografica conserva una sua identità ‘locale’, capace di adattarsi con risposte e percorsi propri.
Da questa consapevolezza riparte Monfalcone Geografie, dal 20 al 24 marzo al traguardo della sua sesta edizione, promossa dal Comune di Monfalcone con Fondazione Pordenonelegge.it per la cura artistica di Gian Mario Villalta, Silvana Corbatto e Roberto Covaz, di intesa con il Comitato scientifico del festival. Un festival che torna con incontri, letture sceniche, musica, arte, passeggiate e proiezioni, riflessioni che diventano “mappe” del nostro quotidiano, in un mosaico di esperienze e pensieri, e con quel “festival nel festival” che è il cartellone di Geografie ragazzi, ogni mattina, dedicato alle scuole di ogni ordine e grado e ai giovani lettori.
Un centinaio di voci che si intrecciano in cinque giorni, e una quarantina di libri da sfogliare, in un momento delicato e ‘speciale’ per il mondo. Tanti i nomi e le rotte, in un percorso che spazia dalle “Geografie dell’uomo e dei sentimenti”, con Susanna Tamaro in un “interno familiare”, Vittorino Andreoli e la “dittatura del denaro”, Giacomo Poretti del trio Aldo Giovanni & Giacomo che si misura con un “Allegro sconcerto”, i dubbi di Paolo Milone “impreparato” davanti alla morte, l’esordiente Beatrice Salvioni e la sua “Malnata”.
Le geografie anche oscure della mente, saranno percorse, in due diversi incontri, da fuoriclasse del thriller come Donato Carrisi e Ilaria Tuti, con i loro ultimi romanzi. “Geografie di formazione”, con il governatore del Veneto, Luca Zaia, impegnato in un racconto autobiografico, e tornano le “Geografie dello spazio” con i voli verso Marte raccontati da Paolo Ferri, viaggeremo fra le “Geografie dell’Arte” con Carlo Vanoni e le “Geografie del calcio” con Marino Bartoletti.
La Geografia e la Geopolitica ritornano riferimento primario, anche drammaticamente, fra conflitti vicini e lontani: ce lo spiegheranno, fra gli altri, Fabrizio Gatti, Giorgio Cella, Fausto Biloslavo. “Geografie dell’attualità e del nostro tempo” con Tommaso Cerno, Daniele Capezzone e con il primo cittadino di Monfalcone, il sindaco Anna Maria Cisint, voce guida del libro-intervista “Tutto si lega” (Signs Books). Senza dimenticare le “Geografie digitali” che modellano le interazioni umane e i paesaggi sociali approfondite da Luca Taddio, Gabriele Giacomini e Roberto Masiero, e l’impatto della rete sulle nostre vite con Carlotta Cubeddu.
Cinque giorni nel cuore di Monfalcone, crocevia dell’Alto Adriatico e cerniera fra est e ovest, grande “archivio” di storie tra Carso e Isonzo in cui riconoscere e reinterpretare le tracce di un tempo, “città-fabbrica” emblematica per ciò che racchiude, con le sue navi e i suoi cantieri proiettati idealmente nei mari dei cinque continenti. E mai come adesso, terreno di sperimentazione dentro il quale provare a delineare le rotte di un futuro che appare ancora confuso.
Un percorso speciale di GeoGrafie 2024 viene dedicato ai giovani e giovanissimi, con autori pronti a coinvolgere platee di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie attraverso incontri, giochi, laboratori capaci di stimolare la riflessione sui grandi temi del nostro tempo.
Condividi questo contenuto: