Orbetello Book Prize, Lidia Ravera vince la terza edizione
Lidia Ravera con Un giorno tutto questo sarà tuo (Bompiani) è la vincitrice della terza edizione dell’Orbetello Book Prize – Maremma Tuscany Coast – durante il quale è stato dato il Tributo alla carriera allo svedese Björn Larsson.
A decretare il vincitore è stata la Giuria del Gruppo di selezione, il Gruppo Lettori Forti di Orbetello, il Gruppo giovani lettori di Orbetello che arrivano dal Liceo Classico, Liceo Scientifico, Istituto Nautico. E, infine, anche dal Gruppo “Amici del Parco della lettura”, quest’anno costituito da ben 100 membri. Hanno espresso il voto 98 votanti su 105. Lo spoglio delle schede di voto è avvenuto sabato 29 giugno presso il Comune di Orbetello.
“È sempre incoraggiante ricevere un premio di prestigio, perché dietro ci sono lettori che prendono la letteratura sul serio – ha detto Björn Larsson – Vale ancora di più quando il premio non è dato soltanto per l’ultima ‘novità’ o a quello di cui ‘tutti parlano’. In questo mondo fatto di frammenti e una marea di bits, un premio come il premio Orbetello ci fa ricordare che la letteratura non deve avere una scadenza”.
I premiati hanno ricevuto una scultura che riproduce fedelmente la parte terminale delle colonnine di ghisa che delimitano l’area dei Giardini Chiusi ed è realizzato con cura e passione da uno storico artigiano orbetellano Ilio Campidonico.
Una menzione speciale l’ha ricevuta Valeria Parrella con Piccoli miracoli e altri tradimenti (Feltrinelli). Ha presentato le tre serate Carola Carulli, giornalista, conduttrice del Tg2, scrittrice (in libreria con Tutto il
bene, tutto il male, Salani). Gli altri finalisti: Susanna Bissoli con I Folgorati (Einaudi) e Antonio Franchini con Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio).
“È un riconoscimento che arriva a una scrittrice di grande esperienza e capacità di costruire storie che scommettono sulla dialettica vita pubblica-vita privata – ha dichiarato Paolo Di Paolo, Presidente della Giuria di selezione – Anzi fin dal clamoroso esordio Lidia Ravera ha dato vita a una controstoria emotiva del Paese tra tardo Novecento e primi decenni del secolo in corso, con una attenzione particolare alle “stagioni” dell’esistenza: l’estrema giovinezza e il desiderio e la rivolta, la maturità non solo come disincanto, il “terzo tempo” non solo come resa”.
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