Premio Benedetto Croce, in lizza Di Pietrantonio, Armeni e Scego
Al via la XIX edizione del Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce”, con la giuria, riunitasi a Pescasseroli (L’Aquila), sotto la presidenza di Dacia Maraini, che ha definito le terne delle opere finaliste per il 2024. Per la narrativa sono in gara: Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile (Einaudi), Ritanna Armeni con Il secondo piano (Ponte alle Grazie), Igiaba Scego con Cassandra a Mogadiscio (Bompiani). Per la saggistica: Maurizio Bettini con Chi ha paura dei greci e dei romani (Einaudi), Umberto Galimberti con L’etica del viandante (Feltrinelli), Massimo Teodori con Antitotalitari d’Italia (Rubbettino). Per la Letteratura giornalistica: Giorgio Zanchini con Esistono gli italiani? (Rai Libri), Cecilia Sala con L’incendio (Mondadori), Luciana Borsatti con Iran, il tempo delle donne (Castelvecchi).
La parola passa ora alle 52 giurie popolari del Premio (tante scuole d’Abruzzo, ma anche di Macerata, Carpi, Biella, Pisa, Boiano, Ischia, Rionero in Vulture, Candela; due penitenziari, Sulmona e Pescara; tre università della terza età, Popoli, Lanciano e Sulmona; le associazioni di Pescasseroli, Torino, Soriano Calabro, Filadelfia di Calabria, Castellane, in Francia) che hanno due mesi per emettere un verdetto sulle loro scelte.
L’assemblea conclusiva delle giurie popolari si terrà al Teatro comunale di Popoli Terme (Pescara) il prossimo 24 maggio. L’evento conclusivo a Pescasseroli è previsto per i giorni 25, 26 e 27 luglio. Tra gli eventi in programma nelle giornate pescasserolesi, oltre alla premiazione dei vincitori, il riconoscimento dedicato alla memoria del linguista Luca Serianni ed il premio alla memoria a Jaques Delors, “costruttore della nuova Europa unita”.
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