Amplifon, ricavi su a 588 milioni. Confermati gli obiettivi per l’anno, buyback da 150 milioni

Ricavi in crescita del 2,6%, a 588 milioni di euro, nonostante il calendario abbia “tolto” al primo trimestre del 2025 un giorno lavorativo e mezzo rispetto al 2024, “e il debole contesto di mercato soprattutto negli Stati Uniti”. Amplfion annuncia i risultati del primo scorcio dell’anno con queste considerazioni, rimarcando un progresso anche dal punto di vista della marginalità (ebitda +3,4% a 140,4 milioni con margine in crescita al 23,9% ai massimi del periodo), che porta alla conferma delle stime per l’intero 2025: ricavi in crescita in una forchetta tra il 5 e il 9% (“mid to high single digit” e margine di ebitda almeno al 24%.

Il risultato netto del trimestre, escludendo le voci inusuali, scende a 41,6 milioni di euro rispetto ai 44,1 milioni di euro nel primo trimestre del 2024 “per i maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e per l’incremento degli oneri finanziari”. L’indebitamento netto somma 997 milioni di euro, scontando 80 milioni per investimenti e riacquisto di azioni proprie. Su questo aspetto, la società avvierà nelle prossime settimane un buyback azionario fino a 150 milioni di euro.

“Abbiamo iniziato l’anno con solidi risultati – ha commentato in una nota il ceo Enrico Vita – che dimostrano la forza della nostra azienda e del nostro modello di business anche in un contesto complesso. Nel primo trimestre abbiamo registrato una crescita dei ricavi del +2,6%, nonostante una base comparativa particolarmente forte, minori giorni lavorativi e un mercato debole a livello globale. La redditività ha raggiunto un livello record per il periodo, con un miglioramento di +20 punti base rispetto all’ottima performance del primo trimestre dello scorso anno grazie soprattutto alla migliore profittabilità dell’area Emea, mentre continuiamo a investire sulle nostre priorità strategiche”. Nel primo trimestre Amplifon ha aggiunto oltre 220 nuovi centri acustici alla sua rete, in mercati quali Polonia, Usa, Francia, Germania e Cina.

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“Guardando al futuro – ha concluso Vita – confermiamo il nostro outlook per il 2025 e la prevista accelerazione della crescita dei ricavi già dal secondo trimestre, trainata in particolare dal mercato francese”.

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