Assicurazioni, la francese Axa compra il 51% di Prima per mezzo miliardo
MILANO – S’infittisce l’intreccio di relazioni finanziarie sull’asse Italia-Francia, proprio nelle settimane del risiko bancario che vede Crédit Agricole giocare un ruolo nella partita del Banco Bpm e con il nodo dell’accordo distributivo tra Unicredit e Amundi, che traguarda il 2027.
A muoversi è la compagnia assicurativa francese Axa che – da indiziata principale per l’acquisizione – effettivamente compra il 51% di Prima, gruppo italiano specializzato nell’assicurazione diretta, per oltre 500 milioni di euro. Così Axa si rafforza in Italia sia raddoppiando le dimensioni del business auto, ma anche nel canale di distribuzione diretta, che nel 2024 ha generato 3,5 miliardi di premi per il gruppo, in otto aree geografiche, con posizioni di leadership in quattro.
Secondo i termini dell’accordo, Axa acquisirà il 51% della società e per il restante 49% sono state concesse opzioni call/put rispettivamente ad Axa e agli azionisti di minoranza con un prezzo di esercizio legato agli utili futuri di Prima. A vendere sono Blackstone, Carlyle e Goldman Sachs. Resta Teodoro D’Ambrosio, maggiore azionista di Prima.
“Questo è un traguardo importante che rappresenta un importante riconoscimento del lavoro svolto finora da tutto il team”, ha dichiarato George Ottathycal, ceo di Prima Assicurazioni. “Axa crede fortemente nel nostro piano strategico e metterà a disposizione risorse e competenze che permetteranno a Prima di esprimere ulteriormente il proprio potenziale”, aggiunge ricordando che la compagnia italiana “porta in dote un portafoglio di quasi 5 milioni di clienti e una profonda competenza nello sviluppo tecnologico, nella definizione dei prezzi e nella gestione dei sinistri”. Axa indica in 1,2 miliardi di premi lordi (equivalenti al fatturato) e una quota di mercato del 10% nell’assicurazione auto personale il “peso” di Prima.
Nel dettaglio dell’operazione, che valuta Prima sul mliardo, il corrispettivo totale rappresenta un multiplo prezzo/utili atteso di circa 11x. Oggi la compagnia francese ha presentato anche i conti e la reazione alla Borsa di Parigi è negativa: il titolo arriva a perdere intorno al 6% a metà mattina con utili sotto le attese (calo del 2,4% a 3,92 miliardi di euro nel primo semestre 2025, mancando il consensus di Bloomberg per 4,68 miliardi). Sull’accordo per l’acquisizione di Prima si esprimono gli analisti di Jefferies: “E’ equo (ma non irresistibile) in termini di valore”. Per Citi, Prima è “un’azienda impressionante per multipli”, sottolineando che l’operazione segue la recente acquisizione di Axa dell’assicuratore italiano Nobis. “Apprezziamo l’accordo con Prima, ma notiamo un certo scetticismo nel settore riguardo ai margini e osserviamo – conclude – che Axa non ha i migliori precedenti nell’acquisizione di assicuratori auto diretti”.
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