Banca Generali chiude 2024 con un utile netto record a 431 milioni. Proposta cedola di 2,8 euro
MILANO – Banca Generali chiude l’esercizio 2024 con un utile netto consolidato di 431,2 milioni di euro, in crescita del 32,2% rispetto all’esercizio precedente. “Il miglior bilancio della nostra storia, al termine di un percorso triennale che ha saputo superare molteplici criticità, centrando e superando tutti i target che ci eravamo prefissati”, commenta l’amministratore delegato e direttore generale, Gian Maria Mossa. “Nonostante la volatilità dei mercati e i ritardi nella tabella di marcia del progetto Svizzera, siamo stati in grado di registrare una crescita a doppia cifra in tutte le principali voci, confermando ulteriormente la qualità e sostenibilità del nostro modello di business”.
Battuti i target del piano triennale
Nel dettaglio, la componente di utile netto ricorrente si attesta a 339,3 milioni, in rialzo del 5,9% annuo e del 24% in termini di Cagr 2021-2024, ben oltre il target fissato dal piano triennale (tra +10% e +15%). “La crescita degli utili ha beneficiato dello sviluppo delle masse gestite e amministrate per conto della clientela che hanno sfiorato i 104 miliardi a fine periodo (+11,9% a/a)”, prosegue il testo. Il margine di intermediazione aumenta a 981,1 milioni (+24,5%), con una crescita del 5,4% del margine finanziario a 338,6 milioni, del 6,4% delle commissioni nette ricorrenti (476,1 milioni) e delle commissioni variabili (166,4 milioni, contro i 19,2 milioni dello scorso anno). Il margine d’interesse sale a 317,1 milioni (+4,2%).
Cda propone cedola da 2,8 euro
In termini di coefficienti patrimoniali, al 31 dicembre 2024, il Cet1 ratio si attesta al 22% e il total capital ratio (Tcr) al 24,4%, dopo il rimborso, a dicembre, dell’obbligazione AT1 da 50 milioni emessa nel 2019. Entrambi superano i requisiti minimi fissati per il gruppo da Banca d’Italia (rispettivamente all’8,3% e al 12,6%). Riunito per approvare i numeri del bilancio, il cda ha deliberato di proporre all’assemblea del 17 aprile (prima convocazione) di distribuire dividendi per 327,2 milioni, pari a 2,80 euro per azione, corrispondenti a un pay-out totale del 76%. Ottenuto il via libera dai soci, a maggio verranno corrisposti 2,15 euro, mentre 0,65 euro a febbraio 2026.
Banca Generali chiude l’Opa su Intermonte, nelle mani del Leone il 95,9% delle azioni
Obiettivo 2025: raccolta netta totale oltre i 6 miliardi
Sul fronte commerciale, la raccolta netta totale del 2024 è stata pari a 6,6 miliardi (di cui 1,9 miliardi nel quarto trimestre), in crescita del 14% rispetto all’anno precedente. Per il 2025, la Banca conferma come propria priorità strategica la crescita dimensionale, puntando a realizzare una raccolta netta complessiva superiore a 6 miliardi. Sempre per quest’anno, la società si attende inoltre, che la raccolta netta complessiva in assets under investments rappresenti più di 3,5 miliardi. Quanto all’ingresso di Intermonte nel gruppo – a poco più di cinque mesi dal lancio dell’Opa e a pochi giorni dalla sua chiusura – il management ritiene che rappresenterà “una importante leva per arricchire ulteriormente la value proposition nei confronti dei clienti e rafforzare il posizionamento private di banca generali, con la particolare vicinanza agli imprenditori e alle piccole e medie imprese”.
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