Banca Generali chiude l’Opa su Intermonte, nelle mani del Leone il 95,9% delle azioni
MILANO – Si è concluso il periodo di adesione all’Opa di Banca Generali sul 99,9923% del capitale di Intermonte al prezzo di 3,04 euro per azione, per un controvalore complessivo di 98,2 milioni. Sulla base dei risultati provvisori, le azioni portate in adesione sono state pari al 95,332% delle azioni oggetto di offerta. Avendo superato la soglia che prevedere il ritiro forzoso del titolo dal mercato, la società di intermediazione si appresta a salutare a breve Piazza Affari, dove si era quotata nell’ottobre del 2021 al prezzo di 2,8 euro.
Banca Generali alla conquista di Intermonte. Opa a 3,04 euro
Considerando le azioni proprie, Banca Generali ha infatti raggiunto il 95,932% del capitale, dunque ci sono le condizioni per l’esercizio del diritto di squeeze-out da parte degli azionisti e per il delisting di Intermonte da Piazza Affari. Dice Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali: “Siamo molto soddisfatti del risultato, che ha suscitato forte riscontro tra tutti gli azionisti. Gli investitori hanno capito la qualità di un’operazione che crea valore per tutti gli stakeholder e questo ci dà grande fiducia per il nuovo percorso che ci accingiamo a fare assieme”. “Nei prossimi mesi presenteremo le linee guida del nuovo piano in cui il loro contributo sarà un pilastro importante delle nostre ambizioni per il futuro”, aggiunge.
Via da Piazza Affari, la sindrome dell’abbandono che penalizza il risparmio
“Con il completamento dell’offerta nei prossimi giorni, entreremo a far parte di un’eccellenza nel mondo del private banking e della consulenza: vediamo moltissime sinergie da sviluppare insieme, un binomio che ci proietta verso una nuova dimensione”, osserva Guglielmo Manetti, amministratore delegato di Intermonte.
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