Banca Mondiale, prezzi globali dell’agricoltura in calo del 4 per cento nel 2025, stabili nel 2026
L’interazione tra fattori energetici, climatici e geopolitici ha alzato il grado di vulnerabilità dei mercati agricoli mondiali, anche se le proiezioni per l’anno prossimo sono orientate a una dinamica moderatamente ribassista per le materie prime agricole, relativamente al paniere monitorato dalla Banca Mondiale, in uno scenario di rischi che a giudizio degli analisti appare oggi bilanciato.
L’aggregato delle commodity agricole, secondo l’ultimo outlook della banca, dovrebbe subire alcune correzioni al ribasso, dopo i lievi incrementi del 2024, con la prospettiva di un calo del 4% nel 2025 e di una stabilizzazione nel corso del 2026.
Tra i fattori potenzialmente rialzisti il rapporto indica le ondate di calore, le opzioni sui biocarburanti, nello switch con le filiere del food, e le tensioni geopolitiche che potrebbero spingere in alto i prezzi dell’energia e dei fertilizzanti, generando un effetto a cascata su buona parte delle materie prime non solo dell’agrifood. I ribassi, nello scenario tratteggiato dagli analisti, potrebbero invece riflettere le conseguenze del petrolio low cost, che limiterebbe la domanda di materie prime per la produzione di biocarburanti.
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