Blackout iberico, il rapporto Entso-E: rinnovabili fuori dal controllo della rete
Il 28 aprile 2025 Spagna e Portogallo hanno vissuto il blackout più grave degli ultimi vent’anni in Europa. L’evento, classificato come “scala 3” – il livello massimo di gravità – ha lasciato per ore milioni di cittadini senza elettricità e ha richiesto un complesso processo di ripristino della rete, completato solo nella notte tra il 28 e il 29 aprile.
Entso-E, l’associazione europea dei gestori di trasmissione, ha pubblicato il 3 ottobre un primo rapporto “fattuale” che ricostruisce l’andamento della giornata, le condizioni di mercato e di sistema e la sequenza degli eventi.
Secondo il documento, già dalla mattina la rete iberica mostrava segnali di instabilità, con forte produzione da rinnovabili, prezzi dell’energia prossimi allo zero e flussi record di export verso la Francia. Poco dopo mezzogiorno una serie di disconnessioni a catena di impianti solari ed eolici ha innescato il collasso del sistema, portando alla separazione della penisola iberica dal resto della rete continentale.
Il grafico mostra da un lato la tensione (kV) registrata in Spagna, dall’altro la frequenza (Hz) sia in Spagna che in Europa centrale. I due assi illustrano come in pochi secondi la frequenza iberica sia crollata, mentre il resto del continente restava stabile.
Il rapporto evidenzia un punto cruciale: al momento dell’incidente, le rinnovabili non erano autorizzate a contribuire al controllo della tensione di rete, una funzione lasciata alle fonti convenzionali. Solo a giugno la Spagna ha aggiornato le regole, aprendo la strada a un ruolo attivo anche delle fonti verdi nella stabilità del sistema.
Il blackout ha richiesto ore per essere risolto: in Portogallo la rete è stata riallineata poco dopo mezzanotte, in Spagna solo verso le 4 del mattino del 29 aprile. La relazione non entra sulle cause profonde né sulle responsabilità, che saranno oggetto del rapporto finale atteso per l’inizio del 2026, ma fornisce la base di lavoro per trarre insegnamenti e rafforzare la resilienza dell’intero sistema europeo.
Le associazioni di settore hanno accolto con favore il documento, sottolineando che “il blackout iberico deve essere un momento di apprendimento” e che il nuovo quadro normativo sarà decisivo per prevenire episodi simili in futuro.
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