Cambiamento climatico: 180 miliardi di dollari di perdite non assicurate nel 2024

A livello mondiale, secondo i calcoli di Munich Re, fornitore di soluzioni di riassicurazione, assicurazione primaria e rischi assicurativi, nel 2024 le catastrofi naturali hanno causato perdite per 320 miliardi di dollari (268 miliardi nel 2023, rettificati per l’inflazione), di cui circa 140 miliardi (106 miliardi) assicurate. Un esborso, segnalano gli esperti, che è risultato molto superiore alla media registrata negli ultimi dieci anni di circa 94 miliardi di dollari di perdite complessive assicurate.

Ieefa (Institute for energy economics and financial analysis) segnala che l’aumento esponenziale degli eventi metereologici estremi ha portato negli ultimi due anni al fallimento di alcune compagnie assicurative americane più piccole del ramo danni e infortuni come Go Insurance Company, 1st Auto & Casualty, Cameron Mutual Insurance Company. E società di riassicurazioni di nicchia come Wisconsin Reinsurance Corp.

Uno scenario tanto complesso ha spinto di recente le compagnie assicurative a rivalutare il rischio, con conseguente aumento dei premi e ritiro delle assicurazioni da mercati altamente vulnerabili. Non a caso, prosegue Ieefa, le perdite non assicurate sono aumentate da 162 miliardi di dollari nel 2023 a 180 miliardi di dollari nel 2024. I recenti incendi che per giorni hanno devastato Los Angeles e dintorni, causando danni per oltre 250 miliardi di dollari, hanno reso ancora più drammatico l’aumento dei rischi legati alla crisi climatica, tra cui c’è pure quello di incendi più frequenti e distruttivi.

Tanto che negli ultimi due anni negli Usa sette delle dodici maggiori compagnie di assicurazione per la casa hanno limitato la loro copertura per la California. Tra queste anche le più importanti della costa occidentale: State Farm, Allstate e Farmer. Questo ha fatto sì che molti californiani siano stati costretti a rivolgersi all’“assicuratore di ultima istanza”, ovvero il California Fair Plan, sostenuto dallo stato.

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