Consumi al palo, a febbraio in Italia calano ancora: -2,3% su febbraio 2024

Il mese di febbraio conferma il generale rallentamento dei consumi con cui è iniziato il 2025 in Italia: il totale mercato si ferma a -2,3% a valore sullo stesso mese 2024, con un’ulteriore frenata rispetto al -0,5% di gennaio. Lo spiega l’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala che, per il secondo mese consecutivo, fotografa uno scenario complesso, con l’inflazione che sta risalendo e conseguenti effetti importanti sul carrello della spesa e sul potere d’acquisto dei consumatori.

Nei settori merceologici solo abbigliamento-accessori è sopra la parità, seppur di poco, a +0,3%. Continua la flessione della ristorazione che chiude il mese a -2,6%, lanciando un segnale inequivocabile sul ridotto potere di spesa dei consumatori. Molto male altro retail a -7,1%, impattato dal momento difficile di entertainment, casa e beni durevoli.

I canali di vendita sono tutti in negativo: la flessione più consistente si registra nel travel che segna un -6,3%. In perdita anche centri commerciali a -1,6%, high street a -4,2% e negozi di prossimità a -2,1%. Quanto alle aree geografiche la peggiore è il Sud a -3,4%, poi il Nord-est a -2,5% e il Nord-ovest a 1,9%. Chiude il Centro a -1,3%. L’Umbria è l’unica regione in positivo a +1,2%, la peggiore la Campania a -5,2%.

“La lettura dei dati registra il trend attualmente in atto con un impoverimento del potere d’acquisto dei consumatori, che si riflette sull’intero mercato e in tutti i settori merceologici, a eccezione di una debole variazione percentuale in positivo a +0,2% di abbigliamento-accessori. Quest’ultimo è, comunque, sempre influenzato dalla ricerca della convenienza e dei prodotti in promozione”, spiega Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese.

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