Consumi, maggio a sorpresa in territorio positivo: +1,5% a valore

A sorpresa, nel mese di maggio i consumi tornano in campo positivo a +1,5% a valore dopo 4 mesi di flessione. Si lasciano alle spalle il -4,1% di aprile e portano una boccata d’ossigeno a un comparto in sofferenza dalla fine del 2024. Lo certifica l’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala, che evidenzia un parziale recupero del totale mercato dovuto soprattutto al buon andamento di abbigliamento-accessori. Rimangono in ogni caso le perplessità sull’incertezza dello scacchiere geopolitico internazionale, che influiscono sulla fiducia di imprese e consumatori. Secondo l’associazione, i prossimi mesi, con le temperature favorevoli all’acquisto e al fuori casa, l’avvio dei saldi il 5 luglio e la pausa estiva, saranno la cartina di tornasole per tracciare la rotta dei consumi fino alla fine anno.

Quanto al raffronto gennaio-maggio 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, i dati confermano un mercato ancora instabile, in flessione del 2%, e tutti i tre macrosettori in territorio negativo: abbigliamento-accessori e ristorazione a -1,4%, altro retail a -4,8%. Entrando nello specifico, a maggio abbigliamento-accessori segna un +3,9%, cancella il pesante negativo del mese di aprile e contribuisce a riportare il totale mercato in positivo. Di contro, si segnala il -0,3% della ristorazione e il -1,4% di altro retail (casa-arredo, elettronica, telefonia, libri, cura persona e fitness).

“Dopo due mesi piuttosto difficili, a maggio torna un primo segnale positivo – commenta Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – Tuttavia, l’analisi dei dati evidenzia come il risultato sia trainato unicamente dalla buona performance dell’abbigliamento, mentre ristorazione e altri segmenti del non food restano in territorio negativo, con l’eccezione del settore casa, che dopo mesi complessi torna in positivo. Il progressivo anno si mantiene ancora in calo, a -2%, e solo grazie alla crescita delle reti della ristorazione – che contribuiscono per circa un +5% – il dato a totale perimetro si avvicina alla parità con un -0,2%. Un anno, quindi, che sembra lentamente rimettersi in carreggiata, ma con fatica”.

Nei canali di vendita il quadro è altalenante, con i centri commerciali che tornano in territorio positivo con un +3,5%, come anche i negozi di prossimità a +2,5%. In flessione del -2,6% le high street, segno che i consumatori nel week end, in cui si realizza oltre il 40% del fatturato della settimana, preferiscono le mete dello shopping che offrono anche momenti di svago rispetto ai centri storici. Nelle aree geografiche il Sud recupera il negativo del mese precedente e chiude a +1,4%, il Nord-ovest a +3,2%, il Nord-est a +1,4%. Unica area in flessione il Centro a -0,9%. A livello regionale il Piemonte svetta con un +4,6%, Lazio in negativo a -3,3%. Quanto alle province si segnalano Perugia a +6,1% e Roma a -4,1%.

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