Dazi, Urso: “Preoccupato da escalation”. Ma Salvini sta con Trump: “Sedersi al tavolo con lui”
MILANO – “L’Italia è ovviamente preoccupata per un’escalation e un’eventuale guerra commerciale. Perché noi siamo un grande Paese esportatore”: il ministro per le Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso della conferenza stampa conclusiva del vertice sulla siderurgia europea a Parigi, ha risposto così a una domanda sui dazi di Donald Trump all’industria Ue. Urso ha ricordato che “negli anni scorsi l’Italia è diventato il quarto Paese esportatore al mondo dopo Germania, Cina e Usa. Abbiamo anche una bilancia commerciale molto positiva con gli Usa. Quindi, come altri Paesi europei e forse anche più di altri Paesi europei, vogliamo evitare escalation e guerra commerciale”.
Dazi, quanto pesa la minaccia di Trump sull’economia europea
Salvini: “Dazi merce di scambio, sedersi al tavolo con Trump”
Di diverso tenore il giudizio di Matteo Salvini. Trump – ha detto a “Giù la maschera” su Rai Radio 1 – “è un’occasione storica irripetibile per l’Italia. Possiamo essere centrali, cosa che non siamo a livello internazionale dai tempi di Berlusconi e Craxi quando l’Italia contava e si sedeva ai tavoli giusti. Si tratta di fare l’interesse nazionale italiano così come Trump li fa dell’America, i cinesi della Cina”.
“Tutti i dati di tutte le scelte di politica industriale, commerciale, migratoria” dell’Europa, “si stanno rilevando un fallimento e si tratta allora di cogliere l’opportunità delle offerte di Trump. Dobbiamo suicidarci con Macron?”, ha aggiunto. “I francesi e i tedeschi hanno sempre fatto i loro interessi. Ora Trump usa i dazi come merce di scambio. Lo ha fatto con il Messico, lo stesso con il Canada. E’ un uomo di business. E allora ti siedi al tavolo e dici: difendi gli interessi di Macron o i tuoi?”. In tutto questo, ha concluso il ragionamento, “le minacce di von der Leyen sono ridicole. Sfruttiamo quest’onda”.

Ue: “continuano i contatti con gli Usa”
Intanto sul fronte europeo, la Commissione ha sottolineato che con gli Stati Uniti è aperto un canale di comunicazione. “Contatti ad alto livello con gli Stati Uniti continuano a essere in corso. La presidente ha incontrato J.D. Vance in occasione della sua visita in Europa, un paio di settimane fa. I contatti rimangano” e “l’occasione per l’incontro” con il presidente Trump “non si è ancora verificato”, ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, nel briefing quotidiano con la stampa.
“Penso che la presidente abbia reso note le sue opinioni più e più volte per quanto riguarda le possibili tariffe contro l’Unione europea: nessuno vince dalle tariffe, l’ha detto molto chiaramente, nessuno deve guadagnare da una guerra commerciale, siamo pronti a impegnarci con le nostre controparti statunitensi e lo stiamo facendo, ma ovviamente se necessario difenderemo i nostri interessi, le aziende europee e i cittadini europei”, ha aggiunto Podestà.
L’Ue “una manna” per gli States
Alle parole usate dallo stesso Trump, secondo cui l’Unione avrebbe fatto un buon lavoro nel “fregare gli Usa”, risponde il portavoce della Commissione Europea per il Commercio, Olof Gill: l’Ue, “sin dalla sua fondazione è stata una manna per gli Stati Uniti d’America. Creando un mercato unico, ampio e integrato, l’Ue ha facilitato il commercio, ha ridotto i costi per gli esportatori dell’Ue e ha armonizzato standard e regolamenti in tutti i nostri Stati membri”.
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