Dolci delle feste, ancora rincari: panettoni a +4% e pandori a +2% sul 2023

Panettoni, pandori, torroni: secondo uno studio Federconsumatori, dopo i costanti aumenti degli anni passati, quest’anno i prezzi dei dolci tipici non sono lievitati a dismisura, anche se una tendenza al rialzo c’è. Le versioni più gettonate, ovvero panettone e pandoro classici, registrano un aumento rispettivamente del 4% e del 2% rispetto al 2023.

Nonostante le nuove varianti, le più amate restano le versioni classiche, scelte da oltre il 54% dei consumatori di dolci di Natale, che al massimo optano per il panettone senza canditi o senza uvetta. Chi preferisce un panettone artigianale dovrà far fronte a un aumento del 3%. Sempre per il panettone si registrano in discesa, invece, i prezzi delle versioni senza lattosio (-6%) e vegana (-5%), sempre meno rare tra gli scaffali e nelle pasticcerie. In crescita, invece, il gluten free (+5%). Tutti costi che continuano a incidere sui bilanci delle famiglie, che non a caso per queste feste opteranno sempre di più per regali in campo alimentare.

Federconsumatori ha anche approntato una breve guida pratica per orientarsi nella scelta tra gli scaffali. Tra i punti principali, prestare attenzione alla denominazione del prodotto: l’eventuale utilizzo della dicitura “dolce natalizio” o “dolce di Milano” o “dolce di Verona” invece di “pandoro” o “panettone” comporta l’impiego di ingredienti diversi rispetto a quelli della ricetta classica. Verificare, se possibile, lo stato di lievitazione del panettone (quando la lievitazione è ottimale la curvatura del dolce parte dalla fine del pirottino). Nel caso del panettone la presenza di canditi e uvette in superficie è quasi sempre sinonimo di un impasto interno ricco. Al taglio il dolce deve presentare alveoli (cioè i tipici fori) grandi e irregolari, che indicano una buona lievitazione. Il pandoro deve avere un colore dorato e uniforme e non deve risultare unto all’esterno, ma perfettamente asciutto.

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