Fotovoltaico: crescita, versatilità e innovazione tecnologica

Calo dei costi, versatilità delle applicazioni e innovazione tecnologica hanno trasformato il fotovoltaico nel motore della transizione energetica, posizionandolo tra le fonti più competitive rispetto ai combustibili fossili. Alla fine del 2024 la capacità fotovoltaica installata nel mondo ha superato i 2.260 GW, con un incremento del 36% rispetto all’anno precedente. Per dare un’idea del ritmo di crescita: erano 1.194 GW nel 2022, 953 GW nel 2021 e appena 180 GW nel 2014, secondo il rapporto Trends in Photovoltaic Applications 2025 del programma Iea Pvps (Photovoltaic Power Systems Programme), la divisione dell’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) dedicata allo sviluppo del solare.

Le stime prevedono che, entro la fine dell’anno, l’energia solare coprirà almeno il 10% della domanda elettrica mondiale, generando più di 2.900 TWh ed evitando oltre un miliardo di tonnellate di CO2. Il fotovoltaico rappresenterà circa l’80% della nuova capacità rinnovabile installata entro il 2030, trainato sia dalle grandi centrali che dalle installazioni domestiche.

Anche in Italia la crescita è evidente. Secondo Terna, nel 2024 sono stati installati 265.395 nuovi impianti fotovoltaici, per una potenza aggiuntiva di 6,1 GW (+36% rispetto al 2023). La capacità complessiva ha così superato i 37 GW a fine anno. La produzione è aumentata di 5,4 TWh, con Lazio, Lombardia e Sicilia tra le regioni più dinamiche.

Il calo dei costi

Alla base di questa espansione c’è la drastica riduzione dei costi. Tra il 2010 e il 2022, il costo medio livellato dell’energia (Lcoe) per impianti su scala industriale è sceso dell’89%, passando da 0,445 a 0,049 dollari per kWh. In altre parole, la capacità installata oggi costa meno di un decimo rispetto a dieci anni fa.

Questa rivoluzione è frutto di quattro dinamiche: innovazione tecnologica, con celle più efficienti e processi produttivi più rapidi; economie di scala nella filiera globale; componenti standardizzati e installazioni più semplici; politiche di sostegno e incentivi mirati.

Un ruolo crescente lo giocano anche i sistemi di accumulo. Le batterie consentono di immagazzinare l’energia prodotta di giorno e usarla la sera, riducendo la dipendenza dalla rete. Il costo medio delle batterie al litio, la tecnologia oggi più diffusa per lo storage, è sceso nel 2023 a 139 dollari per kWh (fonte: BloombergNef), in calo del 14% in un solo anno. L’evoluzione dei materiali e la maggiore efficienza industriale spingono ulteriormente i prezzi verso il basso.

Nel frattempo, il 2023 ha registrato un crollo record dei moduli fotovoltaici: secondo la Iea, i prezzi spot sono scesi del 50% tra dicembre 2022 e dicembre 2023, ai minimi del decennio. Un surplus di offerta, in gran parte dovuto alla produzione cinese, ha spinto al ribasso i listini globali. L’intera filiera — dagli inverter ai moduli bifacciali — è diventata più efficiente e standardizzata, riducendo ulteriormente il costo per chilowattora prodotto.

La versatilità del fotovoltaico

Oltre all’economicità, la forza del fotovoltaico è la sua adattabilità. Può essere installato su tetti, terreni, aree industriali dismesse o specchi d’acqua, fino ai grandi impianti utility-scale. La combinazione con sistemi di accumulo consente di superare i limiti dell’intermittenza, rendendo la produzione più continua e prevedibile.

Crescono anche i nuovi modelli di partecipazione, come le comunità energetiche, mentre restano ancora limitati i contratti di lungo termine (Power Purchase Agreement, Ppa) e soprattutto gli scambi peer-to-peer: la possibilità per cittadini e imprese di condividere o vendere direttamente energia rinnovabile tra loro, senza intermediari tradizionali. Si tratta di modelli in sperimentazione in diversi Paesi europei, come Paesi Bassi e Regno Unito, e già più diffusi in Australia, Giappone e Stati Uniti, dove piattaforme digitali e microreti locali consentono di gestire in modo autonomo produzione e consumo di energia.

Parallelamente, la ricerca apre la strada a celle solari con efficienze superiori al 24%, cioè capaci di convertire in elettricità più di un quarto della luce solare ricevuta, a materiali più durevoli e a soluzioni integrate come tetti solari e pannelli semi-trasparenti per facciate. Il risultato è un fotovoltaico sempre più diffuso, digitale e connesso: una fonte che non solo produce energia pulita, ma ridisegna il modo di consumarla, sostenendo la transizione energetica e la competitività dei sistemi elettrici nel mondo.

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